martedì 26 agosto 2008




CECHI DI...RABBIA!


La clamorosa estromissione dagli ultimi europei in quel fatidico quarto d'ora di eclissi totale,lascia presagire che i "mitteleuropei" schiumeranno veleno dalle loro bocche!



L'errore decisivo di Cech che ha permesso alla Turchia di rientrare in gioco(provvisorio 2-2) e poi rimontare(3-2 da 0-2),qualificandosi così per i quarti di finale di Euro 2008.



GRUPPO 3: difficoltà, 2

Sorteggio complessivamente benevolo per i favoriti cechi.Triplo derby mitteleuropeo tra tre stati confinanti(Cechia,Slovacchia e Polonia)che dovrebbe delineare i primi 3 posti finali del gruppo.Attenzione però ai possibili inserimenti dell'Irlanda del Nord(già protagonista di un ottimo girone pre Euro 2008) e in seconda battuta della Slovenia,pronte ad approfittare di possibili cali altrui.







REPUBBLICA CECA:ancora scottati dalla bruciante eliminazione da Euro 2008 per mano della Turchia in quella sorprendente serata ginevrina di domenica 15 giugno,i "rossi" adesso passati nelle mani di Petr Rada, che ha sostituito un "monumento" come Bruckner,affronteranno l'inizio della nuova avventura nell'isidioso campo di Belfast,il 10 settembre contro i nordirlandesi.La squadra potrebbe ancora pesantemente risentire dello "shock" patito in quella infausta serata,un vero e proprio crocevia del torneo,visto il successivo cammino ottomano culminato con la sconfitta immeritata contro la Germania.
Ebbene l'autore del misfatto,quel Petr Cech irreprensibile col Chelsea, sarà ancora una volta uno dei baluardi della nuova avventura che partirà a giorni.Il recupero dell'indisponibile(durante gli europei)stella "londinese" Rosicky, sarà il termometro per capire se si possano gettare le basi di un fruttuoso cammino che conduca senza troppi patemi i centroeuropei a Sudafrica 2010.
Squadra che somiglierà molto all'ultima edizione estiva capitanata da Bruckner.A Rosicky e Cech andranno addizionati i "sempre presenti"(suppongo con un certo grado di sicurezza)Ujfalusi,Rozehnal,Grygera,Jankulovski,Jiranek e Kovac per il reparto arretrato(anche se il biondo Radoslav può ricoprire anche il ruolo di centrocampista di "rottura").Lo Sirl in costante crescita nello Zenit avrà senza dubbio l'occasione di bagnare di sudore la propria uniforme più di quanto abbia fatto sinora(una presenza).La zona in mezzo al campo, perso anche l'esperto Galasek per raggiunti limiti di età, e già accennato al virgulto Rosicky,si proporrà soprattutto di imbastire un calcio piuttosto fisico coi vari Polak,Plasil,David Jarolim e Sivok, ai quali nel corso delle qualificazioni,verrà dato aiuto da alcuni giovani emergenti dalle ultime rappresentative under 21,20 e 19.L'attacco ripone quasi tutte le proprie speranze nel recupero morale e tecnico di un ex campione,quel Milan Baros,detto il Maradona di Ostrava,fresco di trasferimento ai turchi del Galatasaray;"stella" un pò appannata dai troppi riflettori che la illuminarono nel suo sfolgorante inizio carriera.Il reparto "bomber" è però ben rifornito se consideriamo che Koller calcisticamente non è ancora "morto" e che il talento di Fenin dovrà prima o poi esplodere.Sverkos e Vlcek cercheranno di tappare eventuali falle di organico.

POLONIA:le ultime tre partecipazioni a tornei finali(mondiali 2002,2006 ed europei 2008)lascerebbero credere ai tifosi delle "aquile rosse" che il motto di De Coubertin sarebbe meglio metterlo in un cantuccio.Partecipare per partecipare sembra essere il "refrain" che accompagna gli "spostamenti" estivi(ogni biennio dal 2002,escluso solo l'europeo di Portogallo 2004) degli ultimi tempi.L'immagine che Bak e soci hanno lasciato ai tre ultimi tornei,dopo un'assenza di 16 anni,quelli intercorsi tra Messico '86 e Corea del Sud-Giappone 2002,è stata invero deprimente...per utilizzare un eufemismo.Euro 2008 non è stata l'eccezione alla regola, facendo piombare i numerosissimi supporters biancorossi nello sconforto e nell'impotenza di fronte ad una rosa povera di qualità e mezzi atletici,che sembra raschiare dal barile per ottenere qualificazioni che poi alla luce dei fatti si rivelano effimere,quasi deleterie.
Boruc,"Kuba" Blaszczykowski e Smolarek sono gli unici grandi interpreti di una banda pittosto mal sincronizzata.Krzynowek,Lewandowski,Jelen,Zurawski,Fabianski ed il brasiliano Roger Guerreiro,leggermente al di sotto dei "3 moschettieri" sopra menzionati, cercheranno di "alterare" in meglio un prodotto in generale di bassa qualità.Il girone però, consentirà alla truppa est-europea di cullarsi e crogiolarsi nell'attesa di un probabile Play-Off.Slovacchia e Nordirlanda dovrebbero essere tenute a bada e se casomai i vicini di casa,coloro che stanno dall'altra parte dei monti Tatran,ovvero i cechi,dovessero "bucare le gomme" quà e là nel percorso,non sarebbe così azzardato ipotizzare una nuova "Kermesse" finale per la nazione baltica dalla banidera bicolore.Un'altra vetrina che ci si augura abbia ben altre "esposizioni" rispetto ai recenti addobbi...

IRLANDA DEL NORD:Healy,Healy Healy;6 settembre 2006,l'appendice nordica dell'isola d'Irlanda sconfiggeva catastroficamente(per gli avversari,si badi bene) coloro i quali sarebbero poi divenuti i futuri campioni d'Europa.Poco tempo dopo ancora uno scintillante doppio Healy e la Svezia veniva abbattuta al Windsor Park.Per i verdi(che tra le due Irlande sono i più "scoloriti" dell'isola),quello che sembrava in partenza solo un sogno, nel corso delle qualificazioni sarebbe potuto rivelarsi una splendida favola ma al termine del mini-girone così non è stato.Il "nostro" Healy però,bomber piuttosto "taccagno" nel Fulham,ha mantenuto e rafforzato la propria classifica cannonieri,risultando complessivamente (al termine delle qualificazioni) il miglior realizatore di tutti i gruppi.Quello era un girone niente male composto da Spagna Svezia e Danimarca(tra le altre);questo è un "gironcino" per il quale fasciarsi la testa prima ancora di affilare le spade sembra vivamente sconsigliato.L'indimenticato terzino sinistro dello Sheffield United,Nigel Worthington,subentrato a quel Lawrie Sanchez protagonista della cavalcata ad Euro 2008,dovrà ancora una volta affidare quasi tutte le proprie ambizioni al "Kick and Rush"da applicare severamente nei matches casalinghi.La foga e la partecipazione tipicamente irlandese(anche dell'estremo nord dell'Ulster)faranno il resto.Virtù tecniche?Escluse da queste parti;un sacrilegio.Sarebbe come provare a fare andare daccordo i nazionalisti cattolici e gli unionisti protestanti.In Irlanda del Nord non si va troppo per il sottile e vada come vada...è sempre una battaglia!Sognare non è vietato e poi si riparte di nuovo il 6 settembre,a Bratislava.Una data storica,vero Mr Healy?

SLOVACCHIA:dalla scissione politica coi "fratelli" cechi,la Slovacchia ha avuto più da perdere che da guadagnare.Se i vicini praghesi si sono esaltati nelle varie competizioni internazionali,sia a livello "senior" che tra i giovani,la Repubblica Slovacca,così come nell'economia,a stento ha tenuto il passo,nel calcio ha dovuto inchinarsi ai fratelli d'un tempo.Ha perso spesso e volentieri terreno;così nel calcio è stata marginalizzata della forza e mediaticità dei vicini-rivali:amici di un tempo neanche tanto distante.
Weiss,l'allenatore,militante nella rosa della Cecoslovacchia di Italia '90,avrà un compito interessante:sfruttare il fiorire di una buona generazione per arrivare a scalare le gerarchie del calcio europeo in un raggruppamento piuttosto alla portata di Vittek e compagni.Se il terzo posto è l'obiettivo minimo fissato dalla federazione slovacca,il secondo,ipotizzando la corsa sulla vicina Polonia,non sembra essere un miraggio impossibile da raggiungere.
Gli uomini su cui il tecnico farà leva per fare il grande salto verso una storica(e tutto sommato possibile) qualificazione ad una fase finale saranno per lo più una miscela di gioventù ed esperienza.
Skrtel,l'atletico ed aitante "centrale difensivo" dei Reds;il geniale centrocampista-fantasista del Rosenborg Sapara;
il "talentino" partenopeo Hamsik;la "ficcante" punta del Bochum Sestak;il capitano di lunghe battaglie Vittek, appena approdato ai francesi del Lilla dal Norimberga;il terzino sinistro del WBA Marek Cech,da valutare nella sua difficile stagione inglese dopo la non esaltante esperienza ai "Dragoes" del Porto;l'ariete molto mobile e valido anche dal punto di vista tecnico Holosko,riferimento dell'attacco del Besiktas;l'anziano bomber del retrocesso Norimberga Mintal,assuefatto a mille lotte e garanzia di reti "pesanti";Vratislav Gresko,"indimenticato interista",autore di buone stagioni in Germania.Un contingente non molto ampio, ma sufficiente per intraprendere un cammino impervio ma non privo di speranze.Un "biglietto" per i Play-Off è alla portata;la vera impresa la si dovrà fara allora,nel doppio confronto dentro-fuori con un'altra "seconda".

SLOVENIA:l'epopea d'oro del biennio 2000-2002 con una sorprendente doppia qualificazione alle fasi finali di un europeo ed un mondiale, ha rappresentato l'apice del movimento calcistico del piccolo stato dell'alto adriatico.Gli interpreti di allora avevano i nomi roboanti di Zahovic ed Acimovic;elementi di assoluto valore internazionale.Da allora molta acqua è passata sotto i ponti e l'emersione di nuovi grandi talenti in un paese di poco meno di 2 milioni di persone è impresa titanica e realisticamente sporadica nel tempo. Questa nuova infornata infatti,ha portato qualche buon calciatore,ma ciò probabilmente non basterà a Novakovic ed amici per inseguire la chimera del secondo piazzamento nel raggruppamento.
Handanovic(quello dei friulani) in porta sembra essere una sicurezza,Bostjan Cesar,tornato al Marsiglia,Branko Ilic e Bojan Jokic sono gli elementi di maggior spessore della retroguardia.Zlogar del sorpendente Omonia, Sisic dell'Olympiacos,Koren,cavallo da corsa del WBA,Vrsic del FC Timisoara e soprattutto l'esperto Ceh,uomo squadra con il numero maggiore di presenze nella rosa(ma un pò in disgrazia col suo club,il Khimki), faranno luce(per se stessi)e buio( si spera per i rivali) incessantemente a centrocampo.Le scintille offensive dovranno scoccare da tre piedi:quelli un pò grezzi di Lavric e Novakovic,lungagnoni ma col fiuto del gol, e quelli ben più sensibili del tenero Birsa.
Passato il genietto Zahovic,nella regione carsica si vola basso.Oggettivamente librarsi in aria non è agevole e più di un terzo posto finale non si dovrebbe riuscire a fare.Usiamo però il condizionale.

SAN MARINO: come al solito nel Monte Titano aspettano già con ansia e trepidazione la prima gara che avrà luogo il 10 settembre nel piccolo e delizioso staterello.Partita che si disputerà contro la truppa polacca.E come al solito il tebellone del minuscolo stadio "nazionale"...l'Olimpico,accoglierà aggiornamenti costanti e continui,quasi esclusivamente per una squadra soltanto:l'undici ospite.Umiliazioni gratuite ad un manipolo di ragazzi sacrificati dal meccanismo di partecipazione "open" anche ai cosiddetti microstati(San Marino ma anche Andorra,Liechtenstein,Far Oer,minuscole realtà che si sono aggiunte da oramai diverso tempo alle "maglie nere"Malta e Lussemburgo)e che si ritrovano così al cospetto di un qualcosa molto più grande di loro,sempre col terrore della figuraccia epocale che incombe.
Sulla squadra non dirò nulla,perchè nulla c'è da dire.Sui pessimi risultati(a livello di score) e continuativi nel tempo(da quando è entrata a far parte dell'Uefa),è invece necessaria una breve analisi.Bisogna difatti sottolineare il distinguo con alcune realtà similari,come le già citate Liechtenstein e Far Oer;il fatto che abbiano già brindato più volte con sconfitte accettabili a livello di punteggio o anche strappando miracolosamente qualche risultato da "grido"(comprese alcune vittorie),deve far riflettere attentamente la peggiore delle 53 federazioni europee.


PROBABILE CLASSIFICA FINALE

(a lato le percentuali di qualificazione diretta o mediante il secondo posto)

1.REP.CECA (75%)

2.POLONIA (55%)

3.SLOVACCHIA (40%)

4.IRLANDA DEL NORD (30%)

5.SLOVENIA (20%)

6.SAN MARINO (0%)



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