venerdì 31 ottobre 2008


FOOTBALL'S COMING HOME!


Dopo gli anni bui del post-Heysel,il torneo inglese si è ridato luce,coinvolgendo grandi investitori internazionali che,negli ultimi anni hanno versato nella Premier una caterva di sterline che hanno favorito l'arrivo di numerosi campioni,i quali hanno ridato lustro ad un campionato che attualmente si può identificare come la massima espressione mondiale a livello di competizioni calcistiche su base nazionale.






Nell'intervenire sul blog dell'amico del calcio spagnolo sul presunto dualismo tra i due maggiori tornei calcistici europei,ossia Premier League inglese e Liga spagnola(testa a testa certificato dal ranking uefa che vede la Premier a 70,7 punti contro i 67,3 della Liga),si è sollevato un polverone nei commenti all'ultimo post(in ordine cronologico)del blog sopra menzionato.
Come è giusto che sia;non tutti(per fortuna aggiungo) sono d'accordo su un tema così affascinante,come è quello di chi detiene la palma di miglior torneo del continente(e quindi conseguentemente del globo).
Premesso che trovo la Liga spagnola un torneo avvincente,tecnico,furbescamente latino,con almeno sei corazzate(Real,Barca,Atletico,Valencia,Siviglia e Villarreal),che negli ultimi anni ha prodotto vittorie in serie delle rappresentative giovanili(quest'anno è finalmente e meritatamente arrivata anche la vittoria delle "furie rosse" maggiori),oltre ad aver quasi monopolizzato la Coppa Uefa vincendo 3 delle ultime 5 edizioni e portando diverse squadre agli atti finali della stessa,il mio intento non era quello di delegittimare e deprezzare un torneo ricco di storia, tradizione e valori presenti anche nell'attualità come quello iberico,piuttosto quello di evidenziare che il torneo inglese negli ultimi anni ha raggiunto quotazioni insostenibili per gli altri maggiori tornei continentali, e che il ranking uefa nella sua classifica scientifica gratifica con il primo posto davanti agli altri tre giganti europei,cioè Liga,Serie A e Bundesliga,ma che a parer mio giustifica solo parzialmente la differenza che intercorre(e soprattutto intercorrerà,procedendo di questo passo)
tra le potenzialità del movimento-campionato inglese e gli altri.
Differenza che anche nell' Uefa Country Ranking si evidenzierà compiutamente tra un paio d'anni,probabilmente tre.
Il parametro scientifico portato dal ranking uefa è suffragato dalle recenti grandi prestazioni inglesi nella Champions che hanno veicolato punti importanti in detta classifica,ma può anche essere serenamente lasciato da parte se si tiene conto del fattore basilare che determina il valore di un campionato nazionale sportivo,calcistico nell'occasione di questa analisi.
Arbitri,allenatori,stadi,pubblico,entourage e addetti ai lavori sono un contorno,importante certo,ma secondario rispetto al primario fattore che determina il valore di un torneo,e cioè:.......................
LA QUALITA' DEGLI ATTORI PRINCIPALI,OSSIA I CALCIATORI...............!
Ebbene:la Premier inglese possiede la quantità maggiore di calciatori di qualità rispetto a qualsiasi altro torneo continentale(e mondiale ovviamente),da non temere alcun confronto ed impossessandosi dell' appellativo di NBA traslata
al calcio mondiale (...come amo definirla).
La questione che da oramai diversi anni la Premier League sia così seduttiva ed attraente nei confronti dei magnati del globo intero, non deve essere vista come fumo negli occhi dagli spasimanti dei maggiori tornei rivali e non deve scatenare velate(neanche troppo) forme di invidia.
Non può e non deve essere una "colpa" attribuita al panorama calcistico inglese se americani,russi,arabi,islandesi e chi più ne ha più ne metta,prendano in considerazione di sobbarcarsi l'idea di primeggiare investendo danari nel mediatico torneo patrocinato dalla Barclay .
Se da tutto il mondo scelgono l'Inghilterra per investire ingenti somme di sterline nei più disparati club locali,i detrattori della Premier non debbono farne una ragione di stato,impugnando armi atte ad intraprendere quella che ha tutta l'aria di essere una sorta di crociata calcistica del ventunesimo secolo per combattere un campionato che ha la sola colpa di avere uno strapotere finanziario grazie ad investimenti mondiali derivanti in primis da un marchio vincente e tradizionale.
Il prodotto Premier si vende,e bene,in tutto il pianeta.
Il merchandising derivato è alle stelle,le tournèe delle compagini d'oltremanica sono tra le più richieste e remunerate.
La globalizzazione dei vertici dirigenziali del campionato inglese dovrebbe invece mettere in moto una sorta di spirito di emulazione da parte di tornei come la Liga,la Bundesliga o la Serie A (stendo un velo pietoso sulla Ligue 1 che si sta sempre più allontandando dalle vette continentali)
Una capacità di clonare il modello inglese,una versatilità manageriale che intuisca e comprenda i motivi di tale scalata,lasciando da parte l'invettiva dettata dalla frustrazione e magari provare a domandarsi come mai un imprenditore del calibro di Soros(discusso quanto si vuole...ma chi non lo è a quei livelli...!),abbandoni in quattro e quattrotto l'idea di acquistare un club come la Roma,mentre una cordata della famiglia reale di Abu Dhabi prende saldamente le redini del Manchester City,con l'intenzione seria di condurlo ai vertici mondiali nel breve lasso di 3,4 anni e rendendolo nell'immediatezza il club potenzialmente più ricco al mondo.
C'è da chiedersi come mai Abramovich,Randy Lerner,Al Fayed,Hicks e Gillett,Glazer,Gaydamak e anche Gudmundsson abbiano deciso di investire i loro quattrini in compagini della Premier e perchè invece non abbiano invece deciso di acquistare qualche "big" continentale.
Mi auguro che nessuno sfili vilmente le spade e cominci coi ritornelli tritti e ritritti nel sostenere la tesi di magnati giunti a capeggiare squadre di Premier, rendendole vere e proprie fuoriserie, solo per il "profit" personale,magari utilizzando capitali di dubbia provenienza e riciclandoli nel pallone.
Dico ciò, perchè non mi risulta che i vari presidenti dei club italiani(tanto per esemplificare) della famosa "età dell'oro"(fine anni '80-metà anni '90)fossero dei candidi chierichetti al primo giorno di messa,visto l'opaca fine che hanno fatto molti di loro(Tanzi e Cragnotti nel primo banco)dopo aver popolato le rose delle rispettive squadre di fenomeni nazionali e soprattutto internazionali che hanno aiutato le stesse a poter annoverare nelle bacheche diversi titoli europei,che mai si sarebbero sognate di poter ottenere senza i loro munifici benefattori.
Il fatto che i club della Premier League monopolizzino il mercato mondiale dei calciatori è quindi un dato di fatto inconfutabile senza alcun tema di smentita.
Qualsiasi sito
di calciomercato nazionale o estero posiziona i club della Premier in prima fila e protagonisti seriamente impegnati in quasi tutte le frenetiche transazioni di calciatori di medio,medio-alto ed alto livello.
Ma non solo le cosiddette "Top Four"(Arsenal-Man Utd-Liverpool e Chelsea)o gli sceicchi arabi dei Citizens.
Dal West Ham al Blackburn,dal Middlesbrough al Newcastle,dall'Everton al Sunderland,dal Tottenham al Portsmouth,dall'Aston Villa al Fulham si nota come club non facenti parte del gotha calcistico contemporaneo inglese siano immersi in trattative che in altri campionati riguarderebbero
(e riguardano...quando non sono solo delle "boutades") solo una ristretta cerchia di club(Milan,Inter,Juventus e forse Roma in Italia;Real,Barca,Atletico,Valencia e Villarreal in Spagna,solo per citare la medaglia di "Bronzo" ed' "Argento"
rispettivamente, dell'aggiornatissimo coefficiente uefa per nazioni).
Si può parlare una vita intera della "supposta" superiorità tattica dei latini(Juande Ramos al Tottenham ha dato prova del contrario...ed è solo un esempio tra i tanti che potrei fornire...!),ma quello che conta è che il miglior giocatore del Deportivo La Coruna stagione 2007-08,cioè Coloccini,ed uno dei migliori del Mallorca 2007-08,ossia Jonas Gutierrez siano entrambi andati al Newcastle,che per loro ha speso enormi cifre.
Così come il Tottenham che ha piazzato sei colpi di indiscutibile valore, ma per alcuni tra di loro l'impatto con la Premier è stato traumatizzante. Pavlyuchenko,Corluka,Modric,Giovani dos Santos,Bentley e Gomes(tutta gente di primo piano nei loro club precedenti...a parte il giovane messicano chiuso dallo stellare attacco blaugrana e quindi venduto non perchè inadatto,ma in quanto chiuso da Messi,Henry ed Eto'o...non dall'attacco dell'Almeria...!),in aggiunta ad altri ottimi elementi nella rosa come Huddlestone,King,Lennon,Zokora,Bent,
tanto per citarne alcuni, non hanno contribuito a che il Tottenham non occupasse mestamente l'ultimo posto del torneo(ed il Newcastle è poco più sopra).
Dubito che una situazione simile, vale a dire una "rosa" così competitiva, potrebbe sprofondare così pesantemente nella Liga,nella Bundesliga o nella
Serie A.
Il Manchester City propone l'attacco della nazionale brasiliana, meno Kakà.
Elano,Jo e Robinho,tutto a ritmo di samba,con un pizzico di Wright-Phillips.
Hughes può permettersi di lasciare in tribuna elementi come Vassell,Benjani ed attendere il recupero di Bojinov.
A centrocampo è arrivato uno dei giovani più ricercati del continente,ossia Kompany;in difesa il fulcro dell'Espanyol e presenza fissa della nazionale albiceleste,Pablo Zabaleta.
Ho voluto portare esempi di tre diversi club,ma si potrebbe continuare facendo tappa altrove.
In Inghilterra insomma, non si gioca solo il calcio più:spettacolare, frizzante,veloce,leale,meno interrotto,con un ambiente sonoro unico,con un tempo effettivo elevatissimo...che possa esistere sul pianeta(e questo era risaputo),ma anche il calcio più...TECNICO del mondo, perchè vi giocano gran
parte dei migliori calciatori esistenti,i quali rendono il torneo avvincente
nella sua interezza, poichè composto da autentiche corazzate.
Se qualcuno obietterà sul fatto che vi siano troppe occasioni da gol...beh...:
...è lampante che quando il tempo effettivo di una gara di Premier League superi abbondantemente quello di un torneo come la serie A o la Liga,quando gli arbitri fischiano poco lasciando giocare molto,qundo i ritmi sono travolgenti,quando il pubblico ti spinge costantemente,quando il terreno di gioco è frequentato da gente come: Drogba,Berbatov,Torres,Tevez,Cristiano Ronaldo,
Rooney,Pavlyuchenko,Defoe,Owen,Deco,
Ballack,Gerrard,Lampard,Kuyt,Tuncay,
Babel,Carew,Ashley Young,Nasri,Adebayor,
Van Persie,Crouch,Downing,Bentley,
Lassana Diarra,Walcott,Rosicky,
Xabi Alonso,Barry,S.Petrov,Scholes,
Malouda,Essien,Joe Cole,Milner,
Santa Cruz,Kranjcar,Carrick,Diaby
Modric,Martins,Duff,Zokora,Bendtner
Andy Johnson,Yakubu,Riera,Arteta,
Fellaini,Robbie Keane,Robinho,Elano,
Jo,Fabregas,Elmander,S.Kalou,M.Petrov,
Lennon,Wright-Phillips,Heskey,Nani,
Anderson,Jonas,D.Cissé,Noble
etc...etc...(tacendo su difensori e centrocampisti prettamente difensivi),
è perfettamente normale che la spettacolarità di un torneo si elevi all'ennesima potenza.
Nell'ultima settimana ho potuto seguire in sequenza una serie di gare tra cui il derby tra Sunderland e Newcastle,lo scontro al vertice tra Chelsea e Liverpool,la rinascita del Tottenham contro il Bolton,il secondo tempo del derby londinese tra West Ham e Arsenal,così come la ripresa tra Portsmouth e Fulham,
Blackburn-Boro e l'incredibile,emozionante e straordinario derby del nord di Londra tra Arsenal e Tottenham e devo confessare candidamente che se questo non è il paradiso...beh...poco ci manca...!!!




sabato 11 ottobre 2008

LE MERAVIGLIE DEL...CROATO!

Bilic ed i suoi corsari,violarono Wembley in una piovosa serata di fine novembre,causando la clamorosa esclusione degli inglesi dalle fasi finali degli europei.Il 10 settembre di quest'anno,la vendetta firmata Walcott,ma i "plavi" non sono morti,e si attendono nuove meraviglie.


Coppia di tifosi croati fuori dallo stadio di Wembley prima della memorabile
(per gli inglesi soprattutto) gara del 21-11-2007



GRUPPO 6:difficoltà, 3

I balcanici,soccombendo a casa loro per 1-4,lasciano i favori del girone ai "maestri" inglesi.L'Ucraina è più che un terzo incomodo e potrebbe svolgere il ruolo che fu della Russia nelle qualificazioni ad euro 2008.
Bielorussia quarta forza.




CROAZIA:chi la fa,l'aspetti...!Potrebbe suggerire un vecchio adagio.L'umiliazione gratuita inferta ai bianchi(in tutti i sensi)d'Inghilterra poco meno di un anno fà e che tagliò le gambe(ed anche la testa a qualcuno,in senso figurativo) alla qualificazione britannica ad euro 2008,è stata ripagata dagli inglesi con moneta sonante esattamente un mese orsono in quel di Zagabria.
Nel famoso stadio della Dinamo,il Maksimir,si è compiuta un'atroce vendetta.
Effettuando invece un breve "remake" e riportando la realtà a circa tre mesi e mezzo fà,ci dobbiamo fermare al minuto 122 di Croazia-Turchia,quarto di finale degli europei 2008.
Dopo il gol di Ivan Klasnic,giunto al 119° sembrava tutto fatto per gli adriatici,che già festeggiavano la qualificazione alla semifinale.
Invece...mai dire mai coi turchi versione euro 2008 e quindi,da una punizione sulla linea di metà campo battuta da Rustu ed inviata in area di rigore,la palla finiva sui piedi assatanati di Semih che la scagliava violentemente sotto l'incrocio della porta difesa dall'esterrefatto Pletikosa.
Una saetta imparabile che ghiacciava i croati,tramortendoli in vista dei penalties.
I rigori a quel punto erano solo una semplice formalità per la ringalluzzita truppa ottomana e sentenziavano la bruciante eliminazione croata.
Bilic, in bilico se lasciare o no la nazionale a "scacchi",per approdare ad un remunerativo club della Premier,ha poi optato per la soluzione di rimanere in sella alla nazionale nel tentativo di condurre una generazione di talento alla consacrazione in Sudafrica 2010.
Le prime tre gare dell'europeo(eccezion fatta forse per quella con l'Austria),avevano lasciato intravedere l'impronta notevole del lavoro del tecnico "rockettaro",ex difensore di West Ham ed Everton tra le altre.
Squadra dal piglio veloce,gioco fatto di scambi di prima,quasi sempre palla a terra,difesa solida e mobile nelle fasce,attacco spesso mortifero soprattutto grazie alle accelerazioni di Olic.
Slaven il chitarrista,poliglotta,laureato in legge,che si fa accompagnare da uno staff tecnico di suoi vecchi amici e nostre vecchie conoscenze come
Asanovic,Mrmic,Prosinecki e Jurcevic,ripartirà con lo stesso spartito seguito agli europei.
Pletikosa, è l'inamovibile numero 1;a destra ciondolerà il talento di Vedran Corluka,fresco di passaggio al Tottenham;a sinistra Pranjic dell'Heerenveen:
classe,piedi e velocità ne fanno quasi un'ala.Cross al bacio,meriterebbe una "grande" d'Europa.
I centrali difensivi saranno Simunic(Hertha)e con tutta probabilità Krizanac,esploso alla grande nello Zenit.Lo stesso sostituirà uno della vecchia guardia come l'ex juventino R.Kovac.
Qualora il centrocampo fosse a 5,troverà spazio Srna dello Shakhtar che agirà a destra come terzino, oppure centrocampista nel 4-4-2 o nel 3-5-2 proposto dal tecnico.
Srna è un altro uomo-missile che abbina alla perfezione la tecnica all'esplosività ed è capace di concludere le incursioni personali con successo.
Nel cuore del centrocampo l'inossidabile 37enne Nico Kovac sarà il fulcro tattico;il "genietto" in miniatura Modric,uno con la calamita nei piedi e uomo da cui parte e da cui passa gran parte del gioco croato; Rakitic,lo svizzero-croato dello Schalke e Kranjcar completano il quintetto(benché non sia stato convocato per la gara con Ucraina e Andorra quest'ultimo è un pezzo base).
Manovratore offensivo, l'infaticabile Olic.Vero moto perpetuo, in grado di sobbarcarsi diversi chilometri a partita,sempre disponibile a tornare e dare una mano dietro e nuovamente pronto allo scatto successivo.Non sempre lucido in zona gol,rappresenta però un centravanti moderno che tutti i trainer vorrebbero aver con loro.
Le riserve più utilizzate saranno:Runje in porta,R.Kovac e Knezevic in difesa,Pokrivac e Leko del Monaco e Vukojevic della Dinamo Kiev in mezzo al campo e Petric(anch'esso svizzero di nascita calcistica e croato di scelta,in virtù delle origini dei genitori),Klasnic(dopo lunga attesa ha optato per il Nantes),Kalinic(giovane stellina dell'Hajduk) e Eduardo da Silva("Gunner" ancora convalescente dopo l'infortunio occorsogli sul campo del Birmingham City)in avanti.
Una rosa non vastissima(e d'altra parte la Croazia possiede una popolazione esigua, di appena 4.450.000 anime),ma di ottimi attributi tecnico-tattico-atletici cui Bilic potrebbe fornire...l'accompagnamento ideale... per continuare a suonare la "musica" che ha permesso di far ballare migliaia di tifosi degli slavi in giro per gli stadi d'Europa da quando questo giovane stato ha ottenuto l'indipendenza...!


INGHILTERRA:il mondo si era fermato a Wembley,in quella fradicia serata londinese nella quale l'ombrello aperto da Mr McClaren sulla propria testa sembrava parodiare acquazzoni di ben altrà entità che si sarebbero abbattuti da lì a poco sul "rosso",imbalsamato selezionatore.
Un'incredibile sequenza di errori e gaffe di Scott Carson,portiere di scorta,
scottato da una pressione insostenibile,avevano aperto la strada ad una delle più impronosticabili e sensazionali eliminazioni nella storia del calcio moderno.
Gli inglesi,resuscitati dagli israeliani quattro giorni prima,si trovavano di fronte una Croazia appagata dalla qualificazione e dal primo posto matematico nel gruppo e la contemporanea presenza di diversi elementi croati nel torneo inglese aveva relegato la gara a semplice formalità per i sudditi di sua maestà.
Anche i bookmakers,cui si proponeva una valutazione della "scontata" gara,
offrivano quote misere per la vittoria inglese ed ancor più per il pareggio
(risultato utile comunque alle ambizioni inglesi).
Tutto troppo facile insomma, e infatti tutti rammentiamo come
andò a finire.
Lo tsunami post-gara portò al normale allontanamento di Mr Mc...Clown,cui la federazione liquidò la restante parte dei soldi previsti per avvicendarlo con l'esoso Mr Capello,identificato come uomo di successo(una sorta di Re Mida dei tempi attuali)e dal pugno d'acciaio.
Qualità tali da legittimare uno sforzo suppletivo da parte delle menti federali nella definizione del contratto da nababbo che fu sottoposto alla firma del tecnico(in simbiosi col primogenito dello stesso che di professione è un avvocato).
In azione dal gennaio 2008,il tecnico di Pieris(Go)ha balbettato dal principio,attirandosi valanghe di strali(non solo dai famigerati tabloid di massa,i... Trash-Press...),sino alla "rinascita" personale che ha coinciso con la rinascita dell'orgoglio inglese,sottoforma di cruda e cinica vendetta,maturata al Maksimir di Zagabria alla seconda uscita ufficiale(la prima era stata qualche giorno prima la striminzita vittoria coi dilettanti di Andorra).
Una vittoria roboante,nella quale l' '89 Walcott,coi suoi splendidi e chirurgici fendenti rasoterra, si è configurato come il mattatore unico della serata.
(Ieri il completamento scontato dell'opera con il 5-1 rifilato ai malcapitati kazaki e che porta i bianchi d'Albione al primo posto nel raggruppamento con 9 punti incamerati sui 9 possibili).
Capello,da cui si attendevano rivoluzioni, non ha stravolto neanche un po' la rosa nelle convocazioni.
Certo,qualche nome nuovo si è intravisto,ma nulla di particolarmente sconvolgente.
Hart,Huddlestone,Jagielka,Ashton,Agbonlahor,Warnock,Wheater,Kirkland,
hanno tutti fatto il viaggio premio nell'isola di Trinidad & Tobago per festeggiarne il centenario dalla fondazione della locale federcalcio,ma nella realtà dei fatti il saggio goriziano si è appoggiato a giocatori già esperti di nazionale, poiché convocati da precedenti selezionatori.
Uscito fortunatamente di scena lo sciagurato Robinson,spedito a prezzi stracciati dal Tottenham al Blackburn dell'ingenuo Ince con pacco raccomandato senza...ricevuta(possibilità),il ruolo di numero 1 è l'annoso dibattito(e grana)che deve affrontare il pianeta del calcio inglese da troppo tempo.
Nessuna grande nazionale ha una carenza così accentuata in questo ruolo e per gli ovvi motivi del..."tanto meno peggio,tanto meglio",è ritornato in auge
il "Calamity James",38enne ex gaffeur di Liverpool,Villans,Hammers e Citizens,prima di trovare un po' di pace a Portsmouth è mettere testa e...manone a posto,risultando attualmente il più affidabile
nel panorama della Premier nel ruolo di estremo difensore (conteggiando esclusivamente i numeri 1 di Sua Maestà).
Dietro a James, si tenta di recuperare Carson,l'ex dell'under 21 semifinalista ad euro 2007 e si cerca di lanciare Hart,giovane virgulto del City arabo,che presto però potrebbe cedere alle pressioni di una proprietà decisa chiaramente a vincere nell'immediatezza.
Ma la vera sorpresa potrebbe chiamarsi Almunia che non appena otterrà la cittadinanza britannica,non avendo mai giocato per alcuna selezione spagnola,è eleggibile per "Sua Maestà" la Regina.
La difesa è un reparto solido,qualitativo e di garanzia.
Terry,R.Ferdinand,Carragher,Woodgate,il vecchio Campbell,i giovani Richards e gli appena meno giovani Jagielka(anche terzino destro),Dawson,Upson,Wes Brown(multiruolo),King,sono elementi che lasciano un ventaglio di scelte considerevole nel settore centrale.
Gli esterni sono coperti dai vari A.Cole,Lescott,Bridge,forse Warnock e Shorey, a sinistra e Wes Brown,Glen Johnson(non sempre una garanzia però...),Jagielka,Luke Young,il giovane Steven Taylor dei Magpies o il veterano Phil Neville,bandiera dell'Everton nella parte opposta.
Il settore nevralgico del campo sembra essere uno dei migliori(forse il migliore)
del mondo.
Lampard,Gerrard,Barry,Beckham,Jenas,Wright-Phillips,Carrick ed Hargreaves sono i tenori e non hanno bisogno di appendici nell'esposizione del loro valore.
Le giovani voci rispondono ai nomi dei già affermati Lennon,Huddlestone,A.Young,Bentley,Downing,Cattermole,Noble,Milner,
M.Johnson,alcuni dei quali ancora artefici delle fortune dell'under 21.
In avanti c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Se Rooney e Walcott sono degli intoccabili,la coppia del Portsmouth,
Defoe-Crouch sarà quasi sempre convocata.
Se Ashton continuerà nei progressi già evidenziati, se Agbonlahor si farà ancor più le ossa, se Owen riprenderà la vecchia strada del gol, se D.Bent tornerà il bomber implacabile che fu ed Heskey giocherà sempre così bene
come lo fa col Wigan,la nazionale inglese avrà sempre coloro che potranno garantire per le buone riuscite dei bianchi ed eventualmente togliere le castagne dal fuoco in caso di "chiamata alle armi".
Derbyshire,Fraizer Campbell,Vaughan,Nugent saranno pronti per un graduale ricambio tra un paio d'anni.
In sostanza,l'ecatombe provocata dall'esclusione da euro 2008 di una nazionale zeppa di campioni con l'aggravante di avere il miglior campionato di club esistente nel cosmo,il più competitivo,attraente, difficile e stellare(la Premier è una sorta di NBA del calcio nella quale vi giocano quasi tutti i migliori del pianeta),ha accelerato la fase di transizione alla guida della nazionale,favorendo l'ingresso di un "santone" abile a tirare fuori il massimo dal materiale che si trova a gestire.
E se questa equazione verrà riconfermata si può abbozzare già da ora l'ipotesi che la corona mondiale tra due anni potrebbe tornare alla "Regina del Football", maestra ed inventrice del gioco più bello del mondo.
A meno che, anche questa volta non ci siano stopper più forti degli avversari sul campo e che si materializzino purtroppo, i tanto temuti penalties a frustrare un'altra volta ancora('90-'98-2006)le malcelate intenzioni di riportare il titolo nell'isola dopo 44 anni!


UCRAINA:il quarto di finale mondiale,risultato massimo raggiunto dall'indipendenza dall'Urss dello stato slavo,paese esteso due volte l'Italia e con poco più di 46 milioni di persone,è stato bruscamente ridimensionato dal cattivo cammino compiuto nel gruppo che comprendeva Italia,Francia e Scozia e relativo alle qualifiche per gli europei 2008.
Quarto posto finale,ma la deposizione delle armi era avvenuta prima del rush finale a tre(Francia,Italia e Scozia),che escludeva immeritatamente gli scozzesi.
4 sconfitte,2 x e la sola larga vittoria(5-0)con i "pescatori" delle Far Oer, nelle ultime 7 gare,avevano irrimediabilmente compromesso un debutto più che promettente(4 vittorie e la sola sconfitta in Italia).
Il girone
per la prossima rassegna iridata,composto dalle bizzarrie della sorte,ha riunito Croazia e Inghilterra,divertendosi ad incuneare tra le due,proprio l'Ucraina come terzo incomodo.
Gialloblu che potrebbero recitare la parte che fu della Russia,e in attesa di conoscerne il finale,è un ruolo che accetterebbero di buon grado visto l'esito conclusivo di quel raggruppamento previo ad euro 2008.
Blokhin destituito in seguito all'infruttuosa campagna,a scaldare la panchina e dettare schemi vi sarà una vecchia conoscenza degli appassionati di calcio anni'80,quell'Alexei Mickailichenko,diamante dell'Urss e della Dinamo Kiev
dell'era Lobanovski,eccessivamente timido nella sua esperienza alla Samp.la sua prima all'estero,in piena Perestrojka.
L'Ucraina parte col profilo basso,navigando a vista, con l'obiettivo di azzannare i Play-Off si presenta alla griglia di partenza con una rosa non molto dissimile dalla precedente,basata soprattutto su tre blocchi fondamentali,le tre "grandi" d'Ucraina:Dinamo,Shakhtar e Dnepr.
Shovkovsky in porta,Pyatov sarà il suo delfino.
Nesmashniy,Rusol,Yezerskiy e Chigrinskiy,Mikhalik e Kucher sono gli uomini migliori per il reparto arretrato.
Il centrocampo è la zona più succulenta dell'intero insieme.
Il mediano-regista Tymoschuk è uno dei migliori al mondo nel ruolo,facendo le fortune anche dello Zenit russo.Un giocatore imprescindibile,organizzatore sempre lucido,sa anche spaccare la legna e mordere le caviglie degli avversari quando necessita.Un elemento a 360° come vuole il calcio moderno,calciatore multifunzionale è la vera anima delle due squadre per cui gioca.Il tipico pedatore ricercato dagli allenatori,una rarità per certi versi.
Kalynychenko,tornato in patria dopo la non esaltante esperienza allo Spartak Mosca ha un piede sensibile e una folta chioma bionda che lo identifica prima degli altri in mezzo al campo.Se fosse più continuo sarebbe un giocatore coi fiocchi.Si auspica che il ritorno in patria nella squadra che lo lanciò giovanissimo(il Dnepr), lo aiuti a ritrovare lo smalto di un tempo.
Per il resto,tutto il settore di mezzo è occupato da elementi del Dnepr.
Oltre al citato Kalynychenko,sia Shelayev(un po' trascurato ultimamente,anche in virtù dell'anagrafe),sia Rotan che Nazarenko recitano ruoli primari,e il solo Gusev,(o Husyev nella dizione ucraina)
insieme aTymoschuk è un infiltrato tra i principali titolari di quel settore.
Si stanno però affacciando sulla scena alcuni giovani interessanti
(Kravchenko,Golaido,Slyusar...),tra i quali il miglior prospetto è il 23enne Aliyev(D.Kiev),ex elemento di punta dell'under 21 allenata proprio da Michailichenko.
Una parola in aggiunta, va spesa per Levchenko,30enne arrivato tardi alla nazionale dopo aver fatto la gavetta nel torneo olandese ed essere esploso nell'ottimo Groningen delle ultime due stagioni,riuscendo e guadagnarsi la fiducia dell'ex giocatore blucerchiato.
L'attacco dovrebbe essere la nota dolente dell'intera struttura.
Shevchenko benché abbia realizzato un paio di gol(di cui uno dal dischetto)nelle prime due uscite ufficiali del nuovo corso,non è ormai che l'ombra del grande giocatore che fu.
I due anni di Chelsea sono stati un incubo e l'età non depone a suo favore.
Le cose migliori le potranno mostrare il giovane Milevsky,l'attaccante coi maggiori mezzi tecnici a disposizione dei gialloblu.L'aspetto da fotomodello sia fuori che dentro al rettangolo di gioco per come tratta la sfera di cuoio.
Il biondo Voronin,ceduto in estate dai Reds all'Hertha, in Germania,dove aveva iniziato da giovanissimo la sua carriera di goleador è un attaccante rapido e abile a svariare su tutto il fronte offensivo e si contraddistingue per l'ottima tecnica di base ma pecca di continuità e gli sforzi che produce lo rendono spesso poco efficace sotto porta.Speculare all'Olic croato per conformazione fisica e per il lavoro che effettua,ha più maestria tecnica,stessa potenza, ma un po' meno allungo in velocità,sebbene i suoi geni non economizzino in questa qualità.
Le principali riserve saranno Vorobei ed il tenero Gladky,prospetto dello Shakhtar di Lucescu.
Partendo a fari spenti,come terza forza del gruppo,di primo acchito parrebbe che non abbia nulla da perdere e dopo la delusione nelle qualificazioni per euro 2008,questo potrebbe essere un vantaggio.
I 7 punti collezionati nelle tre gare giocate(benché contro la Croazia abbia impattato in casa e le prime due gare erano dall'esito quasi scontato) stanno a testimoniare che Tymoschuk e soci non credono sia un'utopia ritrovarsi tra due anni a riprendere un cammino lasciato a metà quel 30 giugno 2006 ad Amburgo...percorso mondiale stoppato anche per merito delle imprese di un portiere dal nome Buffon e dal cognome..."Superman"...!


BIELORUSSIA:abbonata ai piazzamenti di retrovia nelle 8 qualificazioni(europee e mondiali)disputate dall'indipendenza,la nazionale rosso-verde in mano al tedesco Stange,nella griglia di partenza ipotetica,scatta dai blocchi con la quarta posizione attribuitale dalla famosa "carta"...
Foraggiatosi solo dai "galloni" della Dinamo Minsk dell'epoca sovietica, il calcio bielorusso ha vissuto alla penombra dei movimenti più rilevanti di quella confederazione di 15 stati.
Ucraini,russi ed anche georgiani, detenevano le chiavi del successo e possedevano i migliori talenti e le squadre più valide di quell'era.
E dal 2004 invece,che la gloriosa Dinamo Minsk,emanazione del Ministero degli Interni, come tutte le Dinamo,non vince più nemmeno il debole torneo interno,e nel palmares e nei cuori della gente è stato soppiantato da una squadra di Borisov esistente da appena 35 anni:il BATE,capace addirittura di accedere alla fase a gironi della Champions League a scapito di Anderlecht prima e Levski poi.
Il "formoso" stato filorusso collocato nella pancia dell'Europa e presieduto dal discusso Lukashenko,legato a doppio filo all'establishement moscovita del binomio Putin-Medvedev, affiderà le sue sorti calcistiche ad un manipolo di espatriati,la maggioranza andati a cercar fortuna dai vicini amici russi.
La figura principale però, è quell Alekander(Aliaksandr nell'ortografia della Russia Bianca) Hleb che dall'Arsenal,quest'estate si è trasferito ai catalani del Barcellona.
Giocatore dalle spiccate doti tecniche,risulta difficilmente arginabile quando parte in dribbling e nelle giornate di vena può rivoltare da solo le sorti di una gara.
Il baricentro basso gli fornisce una reattività,che accompagnata alla formidabile squisitezza tecnica, ne fanno un giocatore ricercato come il "pane" nel football moderno.
Sarà tutta sulle sue spalle la fase offensiva e gli aiuti maggiori gli deriveranno da figure come il parmense Kutuzov,l'attaccante del BATE, Rodionov e da Vitali Bulyga goleador che ha girato diversi club in Russia ed ora accasatosi al Luch-Energiya di Vladivostok, città posta nell'estremo oriente russo e bagnata dall'Oceano Pacifico.
La Russia Bianca nel 2008 ha già bloccato sul pari due potenze calcistiche come Germania(2-2 fuori casa) ed Argentina(0-0 in casa).
E' pur vero che si trattava di amichevoli,ma al debutto delle qualificazioni per i mondiali del 2010,i rossoverdi si sono inclinati solo al 95° e su rigore(di Sheva) contro i vicini di casa ucraini e poi sono andati a rifilare 3 gol ai dilettanti di Andorra.
Quale occasione più ghiotta di mercoledì quindi,quando ospiteranno l'Inghilterra,banco di prova essenziale per capire se,come recita il proverbio,non c'è due senza tre e dopo Germania e Argentina in amichevole,questa volta in una gara ufficiale, fermeranno la marcia spedita di un'Inghilterra alla quale ancora nessuno è riuscito a torcere un...Capello!


KAZAKHSTAN:l'enorme,multietnico stato(9° al mondo per estensione e nove volte l'Italia),grande quanto l'Europa occidentale,ma con appena 15 milioni di abitanti,ricco a dismisura di giacimenti di petrolio presenti sul fondali del Mar Caspio,di gas naturale, piombo, zinco,cromo,uranio,manganese ma anche di ferro,oro,carbone,rame e diamanti,non abbonda invece di risorse naturali relative alla sensibilità con la sfera di cuoio tra i piedi.
Penultimo arrivato al banchetto Uefa(l'ultimo è il Montenegro,costituitosi come federazione indipendente dopo la separazione dalla Serbia),prima del 2002 era facente parte della confederazione asiatica(AFC).
Abituato a dire la sua nel continente delle tigri,lo sbalzo chiaramente previsto e preventivato nel passaggio alla confederazione più competitiva del pianeta,quella europea,ha portato in dono una caterva di gol subiti,ma anche un bagaglio di esperienze che mai gli sconosciuti pedatori kazaki avrebbero potuto rintracciare rimanendo confinati ne morbido "cuscino" asiatico.
Storck,tecnico ad interim dello stato euro-asiatico ma europeo per scelta calcistica recente, come già sottolineato,non ha alcun elemento tale da giustificare un minimo di ottimismo per l'immediato futuro.
Tutte le scelte potenziali giocano in patria,ad esclusione dell'unico giocatore che ha una carriera all'estero in una squadra importante.
Trattasi di Karpovich,27enne che in quasi due anni ha collezionato il misero bottino di 11 presenze nei russi della Dinamo Mosca.
L'altro espatriato è Aliyev che calca i campi turchi sotto i colori del Kayseri Erciyesspor(seconda divisione).
Le squadre che danno il maggior numero di nazionali sono il Tobol di Kostanay, lo Shakhter di Karagandy,l'Astana e l'Aktobe,autentiche meteore nel panorama dei turni preliminari delle coppe europee.
Battendo,poco dopo ferragosto, per 3-0 i dilettanti di Andorra,i caspici si sono portati avanti col lavoro,costringendo i pirenaici a dare il classico "pan per focaccia" quando si ritroveranno di fronte tra poco meno di un anno ad Andorra la Vella,in uno scontro che ha tutta l'impressione di essere quello decisivo per evitare la maglia nera del girone(assodato il fatto che i punti,queste due squadre,li possono fare solo tra di loro...!).


ANDORRA:il pirenaico stato a cavallo tra Francia e Spagna,meta di sciatori e del "bien vivre",staterello nel quale i suoi 70.000 abitanti parlano catalano e impazziscono per Messi,ha un solo giocatore professionista il quale,
curiosamente,gioca esattamente in Italia,in un'altra terra di confine,e nella fattispecie,Trieste.
Il suo nome non dirà molto agli appassionati di calcio,ma coloro che bazzicano gli ambienti del calcio cadetto italiano lo avranno già sentito nominare.
Lui è Ildefons Lima,già giocatore di Rayo e Las Palmas.
Il risultato migliore ottenuto sino ad ora da parte degli andorrani è una vittoria per 1-0 contro la Macedonia, proprio il 13 ottobre...ma del 2004.
Finora unica sentenza diversa dalle altre,che lasciamo all' immaginazione dei lettori, quali siano state.
Finire davanti al Kazakhstan,quindi evitare l'ignominia dell'ultimo posto,in considerazione delle tre sberle acchiappate ad agosto ad Almaty ,è un compito titanico.
Provare a mettere in difficoltà per almeno 45 minuti al Comunal d'Aixovall qualche "big", magari finchè tiene la condizione atletica, e giocando col coltello tra i denti,è altro discorso,forse più praticabile e che renderebbe onore in ogni caso a questa schiera di dilettanti,forse mandati un pò troppo allo sbaraglio dalle discutibili regole Uefa(e Fifa)che non prevedono un pre-gironcino a parte tra le squadre materasso.Gruppetto che potrebbe qualificarne una come "viaggio premio" per le vere qualificazioni.
Un pò come avviene correttamente per i turni preliminari delle coppe...ma criterio che non è preso in esame per le selezioni nazionali...!



PROBABILE CLASSIFICA FINALE
(a lato le percentuali di qualificazione diretta o mediante il secondo posto.
Si precisa che le percentuali potrebero subire alcune variazioni dovute al fatto che sono state giocate alcune gare)


1.INGHILTERRA (85%)
2.CROAZIA (55%)
3.UCRAINA (55%)
4.BIELORUSSIA (30%)
5.KAZAKHSTAN (0%)
6.ANDORRA (0%)






mercoledì 8 ottobre 2008

L'IMPERATORE E LA...REGINA!


Terim proverà a privare le Furie Rosse
del primo posto.Belgio e in misura maggiore Bosnia,cercheranno varchi in caso di flessioni delle due favorite,semifinalista e vincitrice dell'ultimo europeo,per intrufolarsi alla ricerca di un biglietto per i Play-Off.







Cartolina calcistica della nazionale bosniaca.In rilievo i tratti e la forma geografica del paese balcanico e sullo sfondo un undici "sperato" dai caldi tifosi Zlatni ljiljani.





GRUPPO 5:difficoltà, 4

Spagna e Turchia nell'ordine,ma il Belgio dei nuovi talenti e la fantasia dei bosniaci potrebbero sovvertire le regole,meno scontate di quel che si immagini,del raggruppamento.



SPAGNA:il 29 giugno 2008 rimarrà una data scolpita indelebilmente nella storia del calcio spagnolo.Soprattutto nella memoria di coloro(la maggioranza purtroppo)che,per ovvi dati anagrafici non ricordano,se non dai libri impolverati della storia calcistica,l'unica vittoria precedente a quella del Prater.
Vittoria datata anno 1964 e firmata dal galiziano Marcelino.
Una conquista,quella del giugno di quest'anno,attesa da troppo tempo.Tempo nel quale le furie rosse venivano logicamente indicate ed indiziate come favorite di quasi tutte le edizioni finali delle competizioni,salvo poi smentire categoricamente le previsioni.Vuoi per mala sorte,vuoi per arbitraggi sfavorevoli nelle fasi "calienti" dei tornei,vuoi per il timore della vittoria,vuoi per la cattiva forma fisica del momento,vuoi per tutto quello che si vuole.
Quest'anno la sorte ha restituito parte del debito accumulato con la nazionale iberica.Una vittoria che più chiara non sarebbe potuta essere,legittima a tal punto che anche la stampa internazionale,tutta concorde, non ha avuto dubbi di sorta nel decretare Villa e compagni i dominatori dell'europeo.
Vittoria consacrata attraverso un gioco accattivante,una maestria tecnico-tattica senza eguali,una matura lettura della gara,padroneggiando il gioco e a lunghi tratti monopolizzandolo.Mai vittoria di competizioni nazionali a livello di selezioni maggiori fu più limpida e insindacabile.Successo ottenuto grazie ad una vastissima e validissima base da cui attingere giocatori.Si perde infatti il conto delle vittorie delle squadre nazionali minori oppure i piazzamenti di rilievo delle stesse.
Cambiata la guida tecnica,dal paterno e saggio Aragones(che è andato a trovare...s...fortuna ad Istanbul),si è virati verso un approdo altrettanto sicuro che risponde al... "baffo" di Del Bosque.
La partenza sicura(6 punti in due gare casalinghe),riconferma il ruolo di favorita del girone della squadra iberica.L'ex guida del Real Madrid ha(come ovvio)mantenuto la solida struttura vincente,infilando qualche nome inedito per il nuovo corso.Capel,Iraola,Amorebieta,Pablo Hernandez sono i primi tasselli inseriti dal baffuto tecnico.
Questi innesti vanno a rimpinguare la gamma di alternative di cui può disporre il tecnico in un gruppo in normale fase ascendente.
Casillas è tra i migliori nel suo ruolo a livello planetario;i sostituti sarebbero titolari da molte altre parti:Reina,Palop,Diego Lopez e Victor Valdès.Se constatiamo che lo spagnolo Almunia,neanche considerato in patria,rischia seriamente di difendere i pali dei bianchi d'Albione appena ottenuta la cittadinanza inglese...si può intuire il capillare lavoro svolto dai preparatori giovanili dei portieri!
La difesa che ha nei perni Sergio Ramos e Puyol i due fuoriclasse,è puntellata da altri ottimi elementi:Capdevila,Marchena(titolari all'ultimo europeo),Albiol,Juanito,F.Navarro,Arbeloa, erano i convocati dell'europeo a cui potrebbero aggiungersi altri difensori come Alexis,Piquè,A.Lopez,Pablo Ibanez,Pernia,Del Horno,Bruno,Torrejon,Jarque,Angel,Cuellar;alcuni sarebbero autentiche novità,altri potrebbero ritornare nel giro della nazionale.
In mezzo al campo, risultante superfluo tessere le lodi dei protagonisti degli europei, Xavi,Iniesta,Fabregas,Silva,Xabi Alonso,Cazorla,Senna e De La Red.
Si stanno facendo largo in nazionale gente come Riera,D.Capel,Pablo Hernandez,cui si sommano: il redivivo Joaquin;potrebbe tornare in auge Yeste;chance anche per Jesus Navas;Raul Garcia;non hanno ancora detto l'ultima parola Guti,Sergio,Valeron,De La Pena,Albelda,Baraja,Vicente.
Cani del Villarreal e Marc Crosas dei Celtic non sono semplici ipotesi.Busquets si sta imponendo nel Barca;Rivera è il metronomo del Betis;Arteta è da anni un ottimo metodista nel duro torneo inglese;Capi dei betici prima o poi dovrà emergere,così come Granero del Getafe;Casquero,sempre dei getafensi,è una certezza da almeno 3 anni.
Un reparto quindi dove il tecnico potrà attingere come da un pozzo senza fine.
Avanti ,ai "toreadores" Torres e Villa,rivedremo la sorpresa Guiza;potrebbe misteriosamente e miracolosamente riaffiorare dalle sabbie mobili un tipo che si chiama Raul,Tamudo-Luis Garcia dell'Espanyol sono certezze;il promettente Negredo;il riciclato Sergio Garcia;la coppia del Depor Riki-Mista(rigeneratosi in Galizia);i due Llorente(Joseba e Fernando);Xisco del Newcastle;Aduriz,colpo di mercato in "zona Cesarini" del Maiorca e il promettente ed ultra sponsorizzato Bojan Krkic(che alla fine, dopo un lungo tira e molla ha scelto le furie rosse,a discapito della Serbia paterna),saranno tutti uomini su cui Del Bosque può fare affidamento.
Insomma,il termine recessione,che va tanto di moda attualmente,non sembra esistere nel linguaggio del calcio spagnolo.Anzi,alla stagnazione tecnica di storiche scuole calcistiche europee come quella italiana e tedesca in primis,la Spagna risponde con risorse di talento a getto continuo che lasciano intravedere scenari decisamente rosei,a patto che il "complesso" delle fasi finali nelle grandi manifestazioni,sia stato effettivamente consegnato al dimenticatoio del calcio...!


TURCHIA:la cavalcata a colpi di rimonte a sensazione era terminata nel modo più crudele;proprio chi di spada aveva ferito,di spada stava per perire.Infatti proprio qualche minuto dopo l'ennesima risalita,che consentiva alla squadra di Terim una volta ancora di rimanere aggrappata con le unghie alla manifestazione,il brevilineo e scattante Lahm,con il suo repentino inserimento,decretava la fine dei sogni turchi,sfruttando un chiaro fallo non rilevato dal direttore di gara."Uccideva" così le speranze turche di accedere ad una storica finale,che sarebbe stata ancora più storica in virtù delle menomazioni cui aveva dovuto fronteggiare Terim per approntare l'undici da opporre ai tedeschi.Quel fendente che trovava il suo spazio ideale,collocandosi proprio sotto il sette turco,infrangeva i cuori di 70 milioni di turchi in patria ed almeno altri 8 dispersi tra le lande di lingua germanica(Austria,Germania e Svizzera).Quel frangente temporale che tanto caro era stato alla causa dell'undici euroasiatico,quegli sgoccioli di gara che avevano ribaltato le sorti delle gare contro la Svizzera,la Rep.Ceca e la Croazia,in questo caso,come un boomerang si ritorcevano contro la banda dell'Imperatore.Minuti finali che avevano però meritatamente pilotato i turchi sino alla semifinale.
Il comandante è rimasto al timone nonostante si paventasse la fuga verso una panchina di qualche club prestigioso e il debutto verso Sudafrica 2010 ha garantito un bottino di 4 punti in due gare.Guadagno non soddisfacente,tenuto conto che si sono persi due punti d'oro in casa contro il Belgio.Ciò però non sposta di una virgola le teoretiche chance di secondo(anche primo,perchè no)posto finale per Semih Senturk e soci.
Gli anatolici possono contare su una rosa di elementi vasta e qualitativa.
La difesa,isolando il ruolo di estremo difensore,nel quale il solo affidabile pare essere Volkan Demirel,lo scultoreo ma discontinuo portiere del Fenerbahce,offre un ventaglio ampio di buoni difensori,per la maggior parte provenienti dal Galatasaray:lo sgraziato ma efficace Servet Cetin,una sorta di stoico pirata dei tempi moderni;il lungo Gokhan Zan,giovane centrale del Besiktas;i due Emre compagni nel Cim-Bom(Asik e Gungor).
Gli esterni vivranno sulla vivacità e sulla propulsioni offensive di gente come Ugur Boral(anche centrocampista incursore di destra nel 4-4-2),Sabri Sarioglu(riciclabile come difensore di fascia destra,anche se con propensioni decisamente offensive),Hakan Balta,serio terzino di fascia sinistra,Gokhan Gonul,non sempre titolare nel Fenerbahce e il giovane Ibrahim Kas passato in estate al Getafe.
Il centrocampo si presenta con due uomini a protezione della "terza linea";duttili,lucidi e validi qualitativamente e quantitativamente rispondono ai nomi di Mehmet(Marco)Aurelio e Mehmet Topal.Un ruolo che potrebbe ricoprire pure Emre Belozoglu,tornato in patria dopo l'altalenante esperienza al Newcastle o all'occorrenza(come agli europei)anche Tuncay Sanli.Gli interni offensivi come Halil Altintop(non convocato per euro 2008)o Yildiray Basturk(idem come sopra),potrebbero trarre nuova linfa ed ausilio dalle convocazioni del gioiellino del Borussia Dortmund,Nuri Sahin oppure dalla "scelta calcistica" dell'altro oggetto prezioso Mesut Ozil,ancora indeciso se optare per la Germania o per la terra dei propri genitori.
Gli esterni hanno nomi di tutto rispetto:Hamit Altintop(fratello di Halil)ha disputato un europeo da 10 in pagella.Un multiruolo(come nei canoni della Turchia presentata da Terim)di grande classe con la dinamite nei piedi.Kazim-Richards,oriundo anglo-turco-giamaicano può fornire alternative,sebbene discontinuo e dalle giocate spesso rallentate,benché anche imprevedibili.Il peperino Arda Turan,motorino impetuoso e infaticabile del Galatasaray a sinistra(ma anche a destra)saranno i principali rifornimenti per la batteria offensiva.Un' artiglieria di assaltatori con il coltello tra i denti caratterizzata dalla continua mobilità e dal talento del duo Nihat Kahveci e Semih Senturk,puntuali mattatori dell'ultimo minuto dell'europeo turco,vissuto pericolosamente sul filo della continua spada di damocle dell'eliminazione.
Gokdeniz Karadeniz,Mevlut Erdinc,Fath Tekke,Gokhan Unal e forse Umit Karan(se Terim deciderà di reimpostarlo in chiave nazionale),arricchiscono le opzioni offensive.
Gli ultimi europei hanno riallacciato i fili,un pò allentatisi in seguito all'exploit del terzo posto mondiale nel 2002.I progressi continui delle rappresentative giovanili,la possibilità di sfruttare l'effetto nostalgia per qualche turco nato e formatosi calcisticamente in altri stati,ma che opta per la selezione della mezzaluna,i continui e massicci innesti di capitali nei club più importanti del paese,permettendo una crescita della qualità del torneo locale,lasciano intendere che il regno dell'Imperatore Terim sia sufficientemente saldo,tanto da guardare con moderata fiducia alla sfida di ritrovarsi senza troppi affanni tra meno di due anni in Sudafrica...Magari per estendere il proprio regno...!


BELGIO:il 2006 ha rappresentato uno dei punti più bassi toccati dal movimento belga che,abituato a qualificarsi alle fasi finali dei mondiali ininterrottamente dal 1982 per 6 edizioni consecutive,ha visto fallire miseramente i propri
obiettivi ,arenandosi negli scogli delle qualificazioni(quarto posto finale nel girone vinto dalla Serbia sulla Spagna), date in mano ad Anthuenis.
Cambio in sella quindi, e spazio a Vandereycken;ma la rappresentativa di un paese nel quale le divisioni socio-politiche tra fiamminghi e valloni si rispecchiavano perfettamente nei risultati della selezione,mancava la qualificazione anche agli ultimi europei,finendo mestamente al quinto posto il proprio girone e toccando il punto più basso mai raggiunto nella storia del Ranking Fifa:il 71 posto nel giugno 2007.
Tutto ciò nonostante la selezione giovanile under 21,proprio nel giugno dello stesso anno sfiorava la finale agli europei di categoria(sconfitta per 2-0 dalla Serbia) disputatisi in Olanda.Manifestazione nella quale si mettevano in luce diversi giovani talenti,che sarebbero entrati poi in pianta stabile nella nazionale maggiore.
Mirallas,Fellaini,Pocognoli,Verthongen,Witsel,Defour,Vanden Borre,
De Mul,Lombaerts,Haroun,Martens e De Smet per citare i migliori esponenti
della nuova generazione e alla quale vanno aggiunti gli "assenti"
di quell'edizione: Kompany e Dembelè.
Una squadra capace di completare un ciclo e arrivare in semifinale alle Olimpiadi pechinesi.
L'ex giocatore del Genoa dei primi anni '80 è già ripartito con una certezza nel suo nuovo incarico di provare a traghettare i diavoli rossi a Sudafrica 2010.
Il pareggio ottenuto al Sukru Saracoglu il 10 settembre,che ha fatto seguito alla vittoria striminzita contro la modesta Estonia.
Anzi per onor del vero,le certezze sono due.Perché, oltre al talentuoso gruppo di giovani, il tecnico fiammingo può ancora contare su un bomber di razza,il trentenne Wesley Sonck,pronto a timbrare il cartellino già tre volte in due gare.
Altri veterani di sicuro affidamento,per tentare un'improbabile,ma non impossibile accesso ai Play-Off,saranno i vari Van Buyten,Simons,Mudingayi,Huysegems,Hoefkens,Pieroni ed il "vecchietto" Bart Goor,ala un pò "spennata" che entusiasmò per diverso tempo i tifosi dell'Hertha.
Sognare i Play-Off non può e non deve restare solo il sogno proiettato dall'onda lunga positiva degli ultimi risultati della selezione under 21 sia agli europei che alle olimpiadi,ma deve essere il punto cui deve ambire una nazione che ha fatto buona parte della storia della tattica del calcio moderno a cavallo degli anni '70-'80 e che ha fatto conoscere a tutto il mondo le famose sagome dei "diavoli rossi",che tanto timore incutevano negli avversari.
Recuperare un Belgio ad alti livelli non è solo un diritto...E' un dovere!


BOSNIA:facente parte prima del "Regno di Jugoslavia",poi della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia e ottenuta l'indipendenza politica e conseguentemente sportiva,ha disputato il primo match ufficiale,sotto la propria bandiera,nel 1995.
Il talento bosniaco nella Jugoslavia era riconosciuto come il più fervido e spumeggiante.Safet Susic,l'emblema della classe allo stato puro;un giocatore-giocoliere,che farebbe impallidire tuttora i più quotati numeri 10 odierni.Per chi ha avuto il piacere di vederlo giocare(io sono tra i fortunati),rappresentava una delizia per gli occhi,un "unicum" nel genere dei fantasisti.
Blaz Sliskovic,i gemelli Vujovic,Mehmed Bazdarevic,Semir Tuce,Haris Skoro,Mirsad Baljic,Elvir Baljic,Boro Primorac,Elvir Bolic,Faruk Hadzibegic,Vahid Halilhodzic,Josip Katalinski,Meho Kodro,Enver Maric sono solo alcuni dei migliori giocatori bosniaci del recente(e non solo)passato.
Uno dei migliori artisti del calcio mondiale dell'era moderna è bosniaco,anche se nato in Svezia:Zlatan Ibrahimovic(che chiese a gran voce di poter giocare per la nazionale d'origine dei genitori,ma fu giustamente stoppato dalle regole Uefa,in quanto aveva già indossato la casacca gialloblu della Svezia).Kuzmanovic,il serbo della Fiorentina nato in Svizzera,è anch'esso di origine bosniaca,così come il croato Corluka,il croato ex Parma Mario Stanic,il centrale,sempre croato dell'Hertha Josip Simunic.
I calciatori della nazionale bosniaca attuale,ripercorrono a grandi linee i talentuosi trascorsi dei loro predecessori,e quindi le nuove leve come i Pjanic,Misimovic,Salihovic,Dzeko,Ibisevic, si sposano coi più attempati Papac,Spahic,Bajramovic,Rahimic:il tutto miscelato nelle mani di Miro(Ciro)Blazevic(anch'esso di origine bosniaca),ex santone della Croazia di qualche stagione fa,ora tenente le redini dello stato tri-religioso,"pancia" della Jugoslavia che fu(sigh!).
Dopo aver sfiorato d'un soffio la qualificazione a Portogallo 2004,avendo gettato al vento al qualificazione nell'ultima gara interna con la Danimarca pareggiata 1-1,ed aver ben figurato nelle qualificazioni per i mondiali del 2006(terza dietro Serbia-Montenegro e Spagna),ci si aspettava un passo decisivo nel torneo che portava ad euro 2008,ma il quarto posto finale,aggravato da un distacco siderale dai primi tre posti, aveva raffreddato bruscamente i propositi e le ambizioni dei balcanici.
Muzurovic al posto di Sliskovic non era riuscito nell'impresa di cambiare l'inerzia della squadra.
Blazevic invece ha iniziato il nuovo cammino lasciando intendere agli avversari del girone che la musica è tornata quella di qualche stagione orsono e riallacciando il filo con la competitività alle alte sfere che aveva caratterizzato il quadriennio 2002-2006.Perdendo di misura in trasferta dai vigenti campioni continentali e strapazzando con un perentorio 7-0 l'Estonia,un punteggio inusuale per i baltici,i bosniaci hanno immediatamente e sonoramente fatto sentire la loro voce.L'impressione che il buon "Ciro" possa condurre in porto il progetto di una prima storica entrata in una fase finale(da stato indipendente) del paese europeo più martoriato da una guerra dei tempi moderni,è suffragata dal fatto di possedere un gruppo di giovani talenti che racchiude dentro di sè i cromosomi di una scuola,quella jugoslava in genere,cui gli esperti di calcio internazionale, gratificandola giustamente,usavano caratterizzare i loro interpreti,affibiandogli il nome di "brasiliani d'Europa".
E per chi come me, nei primi anni '80 è vissuto a pane e Telecapodistria,è più facile comprenderne il perchè...!


ARMENIA:il piccolo stato sud caucasico,grosso una volta e mezza la Sardegna,con poco più di 3.200.000 abitanti,schiacciato tra il Mar Nero e il Caspio, quasi a forma di pesce proiettato in tuffo verso occidente,come a voler sfuggire dalle turbolenze della regione,tra i drammi del Kurdistan,della Georgia,e le impennate del governo iraniano,calcisticamente,non ha mai goduto di luce propria sotto il giogo sovietico.L'unica compagine di club che aveva voce in capitolo era l'Ararat Jerevan,ma la...montagna del calcio sovietico da scalare,era troppo ardua,nonostante gli exploit degli anni '70,con il picco massimo raggiunto,quel titolo del '73.Ora purtroppo dell'Ararat si sono perse le tracce,finendo inghiottito nel grigiore del campionato interno,dove funge da troppi anni da comprimario.
Per evitare di smentire il passato,sia quello ai tempi dell'Urss,che quello ultimo da stato indipendente,la nazionale allenata dal danese Poulsen ha già garantito 6 punti(come da copione) alle due favorite del girone.0-2 a Jerevan con la Turchia e 0-4 ad Albacete contro le furie rosse.
Berezovsky portiere di lunga reggenza,Arakelyan il difensore con maggior prospettive,i veri "gioielli" a disposizione del coraggioso danese rispondono ai nomi dei gemelli Karamyan(Artavazd e Arman),finalmente riunitisi dopo lungo peregrinare in Romania,dopo gli inizi al Rapid Bucarest,sotto i colori viola dell'ex Poli Timisoara,ora costretta a cambiar nome in FC Timisoara in seguito ad una lunga diatriba giuridica scatenata dall'uomo d'affari veneto Claudio Zambon.
Manucharyan,21enne stellina dell'Ajax(che però coi lancieri non si vede neanche col binocolo)dovrebbe essere il terzo perno su cui costruire il reparto d'attacco,comunque fragile, e solo di qualche spessore in più riguardo al resto della struttura.
Scappare alla sorte dell'ultimo posto nel girone,vista la concomitanza della presenza dell'Estonia,potrebbe non essere solo un'ipotesi, in quella che ha tutta l'aria di essere la classica..."guerra tra poveri"...!


ESTONIA:propaggine nord occidentale dell'ex Urss,stato baltico fratello gemello dei vicini finlandesi,il milione e trecentomila persone che lo popolano,poco vive delle imprese calcistiche dei loro club e della nazionale dalla sgargiante divisa blu.L'obiettivo minimo(e massimo allo stesso tempo)alla partenza è sempre quello di bypassare il frustrante ultimo posto,che da sempre(dall'indipendenza)
accompagna gli incubi del movimento calcistico estone.
Poom e Oper sono i recenti idoli dei ragazzini di Tallin e dintorni.Gente che ha fatto vedere all'Europa intera che anche nel piccolo e freddo stato baltico si pratica il gioco del pallone.Però,per ciò che riguarda l'Estonia, ricordo ancora con emozione i primi anni '90,quando il gruppo estone si affacciava timidamente sulla scena europea con la sua nazionale,ed il suo terzino sinistro Risto Kallaste,vero "circense" del gruppo, effettuava le lunghissime rimesse laterali imprimendo al pallone una gittata violenta grazie ad una giravolta poco prima della linea laterale.Una cosa sbalorditiva che da sola valeva il prezzo del biglietto e guadagnava automaticamente la simpatia verso questa giovane nazionale venuta dal freddo...!



PROBABILE CLASSIFICA FINALE
(a lato le percentuali di qualificazione diretta o mediante il secondo posto.
Si precisa che le percentuali potrebbero subire alcune variazioni dovute al fatto che sono state giocate alcune gare)

1.SPAGNA (70%)
2.TURCHIA (50%)
3.BOSNIA (40%)
4.BELGIO (35%)

5.ARMENIA (0%)
6.ESTONIA (0%)




UE...F.A. CUP!



Foto della Coppa d'Inghilterra,la famosa F.A. Cup


Insieme a Schalke,Amburgo,Valencia,Siviglia,Milan e CSKA Mosca,proprio le 4 inglesi sono le maggiori indiziate alla conquista del trofeo(attendendo il travaso delle 8 terze dalla Champions)e nonostante la prematura dipartita dei Toffies dell'Everton,non è da escludere che la notte di Istanbul del maggio prossimo non sia invasa dai fragorosi canti dei tifosi inglesi



PREMESSA:si vuole sgombrare il campo da eventuali equivoci,che spesso vengono fomentati dalla stampa.
1.Nessuno snobba la competizione o la sottovaluta...Quindi,se non la si vince è perchè qualcuno è stato più bravo(non esiste per i troppo furbi il discorso della "volpe e l'uva")
2.La coppa Uefa è più difficile da vincere rispetto alla pomposa ed ibrida Champions League.Tra le 40 restanti vi sono 19 esponenti dei 5 maggiori campionati d'Europa,5 olandesi,2 portoghesi,2 russe e tante altre storiche e valide entità calcistiche del vecchio continente.A marzo giungeranno poi le 8 terze reduci dalle fatiche di Champions a rendere il torneo ancora più avvincente.
3.La competizione diviene di altissimo livello già da ora,con la fase a gruppi.Grandi gironi,grandi scontri,vi saranno eliminazioni eccellenti a partire da questa tornata,senza attendere,come sostiene qualcuno,ottavi o addirittura i quarti perchè si entri davvero nel vivo della manifestazione.D'altra parte,per rafforzare ancor più il concetto si nota come qualche eliminazione eccellente v'è stata già nel primo turno,precedente a questa fase.E tutti sappiamo a chi mi riferisco.
4.Tutte le premesse ultimate,mi occuperò adesso dell'analisi dei gironi,la loro difficoltà,le possibilità di passaggio delle 5 aspiranti alla primavera europea.


GRUPPO A

Il classico "gruppo della morte" come viene definito in gergo.4 squadre dei 5 massimi tornei d'Europa più un'esponente della Eredivisie.
Difficile azzardare pronostici,anche se il primo posto dovrebbero giocarselo il Manchester "Arab" City,la società più ricca del mondo e lo Schalke,reduce dalla bruciante e secca estromissione dalla competizione maggiore.2 squadre che sono anche tra le favorite alla vittoria finale,è difficile pensare che non raggiungano uno dei tre primi posti.Per il terzo la lotta è accesissima:il PSG rinnovato ed in cerca di gloria europea dopo gli ultimi anni "horribilis" in patria,sembra però lontano dall'idea della squadra che dovrebbe essere(e che fu)per ridare fasto e grandeur alla capitale;il Racing sorpresissima dell'ultima Liga,avrà nel fortino di casa l'onore di ospitare le due favorite del gruppo;il Twente di McClaren,dopo la splendida cavalcata dell'ultima Eredivisie,è stato scioccato dall'Arsenal nei preliminari di Champions,ma nel primo turno ha(un pò a sorpresa)eliminato i bretoni del Rennes,rinforzatisi in estate.
Pronostico personale:City,Schalke,Racing,PSG e buon ultimo il Twente.
Difficoltà del gruppo:da1 a 10=10


GRUPPO B

Gruppo misto,senza una vera favorita e con almeno 4 compagini attaccate tra loro, a giocarsi 3 posti.Una sola delle top five leagues(l'Hertha)e tre grandi storiche e tifatissime dei rispettivi tornei(Benfica,Cim-Bom,Olympiacos).Il Metalist ha spazzato via un'altra turca nel primo turno:il Besiktas,grazie ad un'entusiasmante rimonta a Kharkiv,con un gol fantasmagorico(il primo) del brasiliano Jackson(cercatelo su YouTube).Gli ucraini non possono(e non saranno) considerarsi semplici Sparring Partner.Anzi!
A bocce ferme la squadra con più talento è il Galatasaray di Skibbe.Ma proprio il tecnico tedesco potrebbe essere il limite dei turchi(già eliminati dalla Steaua nei preliminari Champions),seguita dal Benfica,poi l'Hertha e i greci.
Vedremo:io credo che dal gruppone la possa spuntare la squadra più abituata a pressioni;questa è l'Hertha,compagine della "pancia" di un torneo molto selettivo come la Bundesliga.Secondo posto per il Benfica,terzi i turchi(nonostante Skibbe),quarti i greci di Valverde e ultimi i pur bravi ucraini del Metalist.
Difficoltà:8


GRUPPO C

Una favorita d'obbligo:il Siviglia!Poi il resto...Il resto è rappresentato soprattutto da uno Standard davvero entusiasmante,che sotto la sapiente mano del romeno Laszlo Boloni,sta ottenendo ottimi risultati,sia in patria che in Europa.Sfiorato l'accesso in Champions e graziato il Liverpool,si è poi preso la rivincita sull'altra squadra della Mersey.Nonostante la perdita di Fellaini(proprio all'Everton)rimane un'ottimo collettivo.Lo Stoccarda ha una bella rosa,con elementi di "grido" in ogni reparto,ma la gestione Veh è davvero disarmante e l'altalenanza nei risultati non depongono per un cammino sicuro,quindi pronosticare a favore degli svevi diventa davvero un'impresa.La Sampdoria sta attraversando un momento buio e nonostante il buon calciomercato,sembra essere tagliata fuori da un'eventuale accesso ai 16°.Il Partizan,estromesso dalla Champions per mano di Aragones(sigh!),si è rifatto dominando un'ottima squadra come l'FC Timisoara,nel primo turno di Uefa.Difficile prevedere,però potrebbe rimenere fuori insieme ai genovesi.
In conclusione:Siviglia,Standard,Stoccarda,Sampdoria e Partizan...Il girone dalle "S",come le iniziali di quattro squadre( e se al posto del Partizan ci fosse stata l'altra grande di Belgrado,le S sarebbero state 5...)
Difficoltà:8


GRUPPO D

Un girone nel quale gli Spurs anche solo con "mezza gamba" sarebbero i favoriti logici del girone.Però purtroppo,parlare di Spurs significa non avere mai certezze,come se la società fosse pervasa da una sorta di maleficio.Una rosa sfavillante(nonostante qualche strano rimaneggiamento della rosa in estate e la cessione di Berbatov all'ultimo minuto),un allenatore da 6 milioni di euro a stagione,che ha vinto quasi tutto col Siviglia,e che sta incontrando impreviste ed illogiche difficoltà nella gestione dei bianchi di Londra.Secondo posto,secondo logica, dovrebbe essere dello Spartak di Laudrup:rosa ampia e valida;il danese dovrà lavorare sulla mentalità,perchè il materiale c'è tutto.L'Udinese di Marino,graziato dalla buona sorte contro il Dortmund,dovrebbe arrivare al terzo posto,sebbene la Dinamo Zagabria,soprattutto al Maksimir è un avversario pericoloso,vista l'incredibile passione dei propri Bad Blue Boys.Chiude il Nec che ha eliminato a sorpresa i leader del torneo romeno(Dinamo)e che l'ultima settimana ha castigato il Feyenoord a Rotterdam con un secco 0-2!
Difficoltà:6


GRUPPO E

Milan,Milan,Milan:non si sente altro in giro.Tutti commenti entusiastici dopo l'estrazione di ieri.Io sarei più cauto...E' vero che i rossoneri per storia,blasone e tradizione sembrerebbero i logici favoriti.Ma il calcio è fatto di presente,non giocano passato o allori.E il presente non sembra vedere il Milan con una superiorità così schiacciante sugli inglesi del Portsmouth e i tedeschi del Wolfsburg.In fin dei conti il mercato rossonero è stato all'insegna dell'acquisizione di scarti altrui,di prestiti,di giocatori "scippati" a fine contratto.La rosa sta invecchiando,la difesa da pochissime garanzie,se escludiamo il trio maravilla là davanti(Ka-Ro-Pa),sembra una squadra appesantita dagli anni e dagli acciacchi.Invece il Wolfsburg ha esercitato una pressione unica sul mercato tedesco,risultando la squadra che ha speso di più nel panorama interno.Era già molto forte,ora lo è di più, e la coppia offensiva(Grafite-Dzeko)mista ad un centrocampo coi fiocchi(Misimovic-Josue)rappresenta un valore aggiunto nelle mani di Magath.Il Portsmouth di Redknapp,da anni ai vertici della Premier,è squadra forte,con una rosa ampia e qualitativa,che se risolvesse i propri problemi di gioco sarebbe una squadra da top 4 nella Premier.Una delle favorite per la conquista finale,dispone di un gruppo "colored" di primissimo piano e il cigno Crouch là davanti.Gli olandesi(frisoni)dell'Heerenveen,da anni calcano i salotti buoni della Eredivisie.Domenica hanno demolito l'Ajax(5-2),dopo aver fatto lo stesso con il Vitoria Setubal(stesso punteggio)in Uefa;la squadra pur avendo perso(tra gli altri) il proprio gioiello Sulejmani(all'Ajax per quasi 17 mln di euro),è forte, solida e con diversi elementi di spicco(Beerens,Sibon,B.Kalou,Jong-a-Pin,Pranjic,Vayrinen,tra gli altri).Lo Sporting Braga è oramai da anni la quarta forza del torneo portoghese
soppiantando in tale onere una nobile decaduta come il Boavista.Diversi brasiliani in squadra,un'ottima organizzazione di gioco,uno stadio da favola,scolpito nella roccia e immerso in un paesaggio meraviglioso.Da anni presenza fissa nei quartieri medio alti della Uefa.
In conclusione,azzardo il pronostico:Milan(non ci credo troppo) o Portsmouth,poi Wolfsburg,Heerenveen e Braga.
Difficoltà:9


GRUPPO F

Il gruppo più sbilanciato:Amburgo,Villans e Lancieri...poi il vuoto!
Difficile in un gruppo del genere prevedere sorprese.Anseatici ed inglesi si giocheranno il primo posto(sono anche due favoritissime alla vittria finale del torneo),l'Ajax dovrebbe agganciare il terzo posto senza troppi patemi.
Slavia e soprattutto Zilina saranno Sparring Partner nemmeno troppo attendibili.
Sarebbe davvero un suicidio se i pronostici fossero smentiti.
Difficoltà:3


GRUPPO G

Girone che a parte il Valencia,nettamente favorito,vede gli "Stephanois" piazzati per il secondo posto,nonostante siano stati estratti dal Pot 5.Les "verts",storica compagine degli anni settanta del calcio francese,forse la più amata,anche più dell'O.M.,torna in coppa dopo una moltitudine di anni.Stadio coinvolgente,un catalizzatore di emozioni,pulsante di passione,dovrebbe spingere i savoiardi al secondo posto.Terzo posto in ballo per una compagine di medio livello.Vedo favorito il Copenhagen del norvegese Solbakken,sui belgi del Bruges e ultimi i norvegesi del Rosenborg.Non grandissimo raggruppamento,nel quale i "Che" dovrebbero anche potersi concentrare sulla Liga.Curiosità:le uniche due squadre scandinave presenti sono nella stessa pentola.
Difficoltà:5


GRUPPO H

Cska,poi Depor.Per il terzo posto la lotta sarà aperta tra il Nancy dell'uruguagio Correa,il pessimo Feyenoord di quest'inizio di stagione e un Lech che in casa è letteralmente trasportato dai propri incommensurabili fanatici supporters.
Sebbene sia la più debole delle tre restanti,il pubblico potrebbe spingere i polacchi ad una quasi storica(visti i tempi in Polonia)qualificazione ai 16°.
Pronostico:CSKA primo se non si addormentano(una delle favorite del torneo),Depor secondo,nonostante una rosa non proprio di primissimo livello,Nancy terzo,Lech e poi buon ultimo l'inguardabile(in questo periodo)Feyenoord del pur bravo Verbeek e dei redivivi Makaay e Tomasson.
Dificoltà:6