martedì 7 aprile 2009

PORTO D'ANNATA!

Lusitani splendidi e splendenti conducono in...porto la gara dopo una prestazione memorabile che avrebbe meritato miglior sorte.

Mariano Gonzalez nasconde la palla sotto la maglia dopo aver realizzato il gol del 2-2 finale.Sulla sua destra Lisandro Lopez ed Hulk.



All'atto dei sorteggi si è sempre propensi a sottostimare le carte da giocare a disposizione di questa squadra che ha l'unico difetto di non fare parte di un campionato di vertice e quindi automaticamente viene aprioristicamente esclusa dal gotha calcistico continentale.
La prestazione sciorinata stasera, di una luce abbagliante, va invece annoverata tra le più spettacolari ma meno redditizie (in fatto di risultato) della storia di questa competizione rifondata nel recente 1992-93 con l'introduzione della fase a gironi.
Il gruppo G della fase a gruppi, nel quale erano inquadrati i "Dragoes", aveva già decretato la superiorità dei biancoblu di Jesualdo Ferreira che si erano lasciati alle spalle l'Arsenal, la Dynamo Kyiv ed i turchi del Fenerbahce: un girone complesso e che vede ancora vegete ed in giro per il vecchio continente le altre due compagini fuoriuscite da quel quartetto.
Ma la squadra della città adagiata sul fiume Douro che sta sbaragliando la concorrenza interna da tre stagioni e si appresta a farlo nell'attuale, ha spiazzato tutti i pronostici della serata andando ad imporre ritmo, gioco ed occasioni nella tana dei detentori del trofeo, anche se ha racimolato solo un "misero" e tardivo pareggio in un teatro (...dei sogni) in cui ha rubato per quasi tutti e novanta i minuti di gioco la scena.
Accelerazioni, fraseggi corti e prolungati, tagli ed inserimenti, cambi di campo e di ritmo, sapienza tecnica, mentalità offensiva e coerenza tattica hanno spalancato agli occhi del mondo una squadra che, stante il momento di forma attuale, rischia di candidarsi seriamente a far rivivere i "brividi" ai propri tifosi ed anche a quelli delle squadre opponenti, esattamente come quella di cinque anni orsono.
Un primo tempo bizzarro e la beffa dell' "autogol" (perché così dev ' essere classificata l'enorme gaffe) del centrale Bruno Alves ha paradossalmente rafforzato la tenacia dei "nordistas" che hanno continuato a macinare gli avversari incuranti della sciagura (sportiva) abbattutasi; la fluidità di manovra mai venuta meno ha portato in dote un'altra manciata di occasioni dopo quelle del primo quarto d'ora.
La squadra fonda le proprie fortune su un modulo altamente offensivo, che non è stato cangiato precauzionalemente per l "incontro col mostro" e l'opportunità di andare a prendere i "fenomeni" sino alla loro area di rigore, se ha pagato seppur parzialmente in fatto di score, ha permesso a tutto il globo pallonaro di godere di una partita elettrizzante e di gustarsi una squadra deliziosa e senza discrezione alcuna.
Il modulo è il 4-3-3, anche se occasionalemente si predilige il più austero e classico 4-4-2, ed è caratterizzato da grande mobilità e dalla marcata presenza sudamericana: più della metà nella rosa (13 su 24) e qualcuno si è perso per strada nel mercato invernale.
Ferreira schiera l'incostante brasiliano Helton in porta, il romeno Sapunaru (o 
l' indisciplinato l'uruguaiano Fucile, che può disimpegnarsi anche dall'altro lato) a destra, la scoperta francese (origini senegalesi) Cissokho a sinistra che ha spodestato l'argentino Benitez.
Dei quattro centrali presenti, tre giocano più spesso; si tratta di Bruno Alves, Rolando e Pedro Emanuel, mentre il serbo Stepanov funge da riserva.
Il centrocampo prevede un terzetto che difficilmente viene scalfito dalla guida tecnica: in mezzo il brasiliano Fernando Reges a destra Luis (Lucho) Gonzales ed a sinistra il tatauatissimo Raul Meireles. Quando si opta per i 4 centrocampisti si aggiungono Lucho ovvero Meireles a Fernando, inserendo l'argentino Tomas Costa od il colombiano Fredy Guarin a secondo del lato lasciato scorperto dalla trasmigrazione in centro di Lucho o di Meireles.
Il tridente offensivo, oramai consolidato, verte sulla maestria tecnica e la rapidità nelle giocate dell'uruguaiano ex PSG e soprattutto ex Benfica, Cristian "Cebolla" (cipolla) Rodriguez a sinistra, sulla devastante fisicità del comunque 
tecnico verdeoro Hulk (una forza della natura:perciò i giapponesi gli affibiarono il nickname ai tempi della sua permanenza nel paese del Sol Levante) e sull'astuzia e velocità del dribblomane argentino Lisandro Lopez, ex bandiera del Racing Avellaneda e che nella sua carriera conosce per ora solo i colori bianco e blu. Il marocchino Tarik Sektioui, autore di un gol "maravilla" la scorsa edizionedi Champions e gli ex rosanero Farias e Mariano Gonzalez (autore del tanto che è valso l'uguaglianza all' Old trafford) completano il mosaico offensivo.
E' naturale che la prestazione speciale offerta ieri sera sul manto erboso inglese vada ad inserirsi in periodo poco florido per gli uomini di Sir Alex Ferguson, i quali dopo il terrificante filotto di 15 gare senza patire sconfitte (13 vittorie e due pari) hanno inanellato il fragoroso tonfo interno col Liverpool, l'inatteso bis a Fulham ed una risicata quanto fortuita vittoria contro un ingenuo ed autolesionista Aston Villa. Il fatto poi di aver giocato solo 48 ore prima della gara coi lusitani lo scontro contro i Villans, non ha fatto altro che far accumulare tossine nei muscoli già provati di una banda già parzialmente menomata da assenze del calibro di Rio Ferdinand, Wes Brown, Rafael, Anderson e Berbatov che costringe il santone scozzese alla convocazione di giovanotti dalla sqadra "reserves".
Tutto ciò non diminuisce però i notevoli meriti della squadra di Oporto che già contro l' Atletico Madrid costruì una mole "eccessiva" di occasioni riuscendo nell' impresa di terminare il doppio confronto con due pareggi. La squadra di Ferreira sembra volare sulle ali dell'entusiasmo e potrebbe irrompere con forza nel balletto finale di questa manifestazione nella quale, sebbene non prevista, potrebbe rappresentare una presenza di lusso.      



5 commenti:

Unknown ha detto...

Sono xcompletamente d'accordo con te, Voj. Il Porto ha giocatori eccellenti e una grande organizzazione di gioco, ma come sempre viene snobbato (soprattutto in Italia) perché gioca in un campionato di secondo livello. Personalmente sono un fan accanito di Lucho Gonzalez, uno che vorrei sempre nella mia squadra ideale, e dell'ottimo Lisandro Lopez, bomber sottovalutatissimo. Meireles l'ho visto poco ma sembra promettere bene, idem Chissoko.
Se avessero un portiere e una coppia di difensori centrali migliori sarebbero uno squadrone.
Di sicuro le mie simpatie in questa Champion's vanno a loro.
Ciao!

Edo (Athletic blog)

Vojvoda ha detto...

Beh: Lisandro e Lucho sono due grandi interpreti e poi hanno la tipica malizia sudamericana che dà quel qualcosa in più nel reparto offensivo portoghese.
Hulk è davvero gigantesco in tutti i sensi: potenza, fisicità,
tiro da fuori, colpo di testa,
il tutto unito ad una notevole maestria tecnica.
Una vera sorpresa di quest'annata europea ed un altro giocatore di cui Dunga continua a non accorgersi (come Diego, Grafite,
Renato Augusto, Vagner Love, Nilmar...etc...).
Pensare che il Porto ha appena 4 punti in più dello Sporting con il quale poco tempo fa ha impattato a zero al Dragao; quello Sporting sotterrato con 12 reti dal Bayern, Bayern umiliato a sua volta stasera dal Barca.
Un Porto invece devastante contro i detentori del trofeo.
C'è qualcosa che non torna: il calcio è strano e questo è proprio il suo straordinario fascino...
Ciao Edo ed in bocca al lupo per il tuo ATH. visto il Barca di stasera...Ce n'è davvero bisogno credo!...:-)...

Anonimo ha detto...

Cari amici, scusate lo "spam", ma volevo solo dirvi che ho ripreso (per ora, speriamo in maniera un po' più assidua che in passato) la mia attività di blogger. Non sul vecchio Eurocalcio, ormai definitivamente "pensionato", ma con un nuovo blog tutto sul calcio svedese, che poi - lo sapete - è la mia vera passione.

http://calciosvedese.blogspot.com/

p.s.
Troverete questo messaggio "incollato" anche sui blog degli altri amici...oh, ve l'ho detto che era spam!!! A presto!

Giuliano

The Chosen One ha detto...

Il Porto ha dato dimostrazione di grande organizzazione tattica e anche di grande tecnica nella gara dell'Old Trafford, ma ha pagato eccessivamente nei pochi momenti in cui lo United è stato pericoloso.
A dire il vero sul primo gol ha fatto tutto Bruno Alves, che resta comunque a mio avviso, un gran difensore.
Peccato davvero perchè forse senza quel gol il Porto avrebbe vinto la partita che li vedeva nettamente dominare i Red Devils nel loro teatro.
Al Dragao spero che si rifacciano passando il turno perchè per quanto espresso all'andata lo meriterebbero, ma a me questo Manchester fa paura perchè anche se è visibilmente stanco ha cosi tanti campioni che potrebbe riuscire nel colpaccio in terra portoghese con un colpo di classe di un singolo.
Credo che in una ipotetica finale sarebbe l'unico avversario credibile per il Barcellona che ad ora sembra avere già la coppa in tasca, ma chissà che non si ripeta un nuovo 2004.

Ciao e Buona Pasqua.

Vojvoda ha detto...

Innanzitutto: sono tornato dopo una breve vacanza e quindi non ho potuto aggiornare il blog,
risponedere ai messaggi e visitare gli altri,quindi Buona Pasqua a tutti!

Giuliano provvedo a "caricarti" subito; bentornato e...sorprendici col calcio svedese,mi raccomando.

T.C.O.: beh,lo United è stato davvero baciato dalla sorte nel match d'andata,forse è il caso che lasci la competizione.
Il Chelsea sarà avversario vero per il Barca nella semifinale,ma anche l'ipotesi Arsenal in una riedizione della finale del 2006 è piuttosto allettante.
Ciao a tutti!