mercoledì 31 dicembre 2008

LA SINDROME DI PETER...DAN!

Come nel famoso romanzo di Barrie,Peter Pan,
il ragazzo che non voleva crescere ,
in questo caso la protagonista è una minuscola città della Romania:
Urziceni,la cui squadra vive nel mondo dei grandi ma,a differenza della storia del romanzo è perfettamente in grado di gestire il peso delle responsabilità issandosi ai vertici della prima divisione nazionale
(attualmente è al secondo posto ad un punto dai giganti della Dinamo).
Il tutto anche e soprattutto grazie alla maestosa opera del suo tecnico:...DAN...PETRESCU!




Ad appena una sessantina di km di distanza dalla capitale Bucarest  v'è un borgo di 17.000 anime immerso nella Valacchia la cui compagine,l'Unirea(che significa l'unione)Valahorum(lo sponsor)Urziceni(la città) è fastidiosa e pungente per tutte le "grandi" del campionato romeno di prima divisione,così come vuole la derivazione del nome della cittadina:Urziceni proviene da "urzica" che significa ortica.
Ad un'incollatura(un punto appena) dalla capolista Dinamo Bucuresti al giro di boa del torneo(terminato il girone d'andata il primo dicembre e completatosi con la diciassettesima giornata nella quale l'Unirea Urziceni ha perso per 1-0 al 91° fuori dalle mura amiche contro la Steaua) che riprenderà il 28 febbraio,la matricola del ridotto distretto di Ialomita(di cui non è neppure capoluogo) con lo stadio meno capace dell'intera prima serie(il Tineretului con solo 7.000 posti),dopo aver conquistato per la prima volta la massima divisione al termine della stagione 2006-07, sta strabiliando tutti i "microbisti"(cioè gli appassionati di calcio)del paese balcanico-carpatico.
In seguito al quinto posto finale della scorsa e prima campagna in Liga 1, l'undici presieduto da Mihai(Meme,con accento sulla prima E)Stoica(ex scudiero del Boss a tutto tondo della Steaua Gheorge...Gigi per gli amici...Becali, e da quest'ultimo scacciato in provincia a tenere le redini del piccolo club biancoblu)ha raggiunto il traguardo Uefa oltre ad aver anche giocato la finale della coppa di Romania, persa per 2-1 contro gli inarrestabili pigliatutto del CFR Cluj sul neutro di Piatra-Neamt.
Prematuramente eliminati da un avversario oggettivamente "impossibile" come i tedeschi dell'Amburgo,nonostante un insperato 0-0 in casa del nemico nel turno d'andata,i giocatori si sono concentrati sulla competizione domestica inanellando ben 11 vittorie a fronte di un solo pareggio e cinque sconfitte,ed avendo la miglior differenza reti delle 18 compagini(+14)impegnate nel torneo.Tutto ciò andando a vincere per ben due volte nella capitale contro colossi come Dinamo e Rapid.
L'uomo del miracolo ha le fattezze di di un tasso, animale dal quale ha ereditato il soprannome:"bursuc". 
All'anagrafe e agli annali del calcio rimarrà invece con il nome di Dan Petrescu;già conosciuto in Italia ed Inghilterra con le maglie di Foggia,Genoa,Sheffield Wednesday,Chelsea e Southampton oltre ad aver indossato le familiari divise di Steaua,National Bucuresti(ora ritornata a chiamarsi Progresul e ultima squadra ove ha giocato "bursucul" prima di appendere le scarpe al chiodo) e un'annata,quando era ancora giovanissimo,nell'Olt Scornicesti,la squadra della città natale del mai(per fortuna...) compianto dittatore Nicolae Ceausescu.
Fondata nel 1972,l'Olt fu molto in voga durante il periodo comunista poichè aiutata senza mezzi termini dall'illustre concittadino.
Spinta sino a raggiungere il primo livello del calcio romeno(1979),addirittura quarta nel 1981.
Risultato storico a quei tempi per un villaggio di appena 10.000 abitanti ma con il più moderno stadio della Romania degli anni ottanta(30.000 posti...!),fatto costruire appositamente dalla famiglia dittatoriale. 
Il segretario generale del partito comunista romeno aveva "regalato" anche diverse stelle dell'epoca del firmamento locale come Balaci,Barbulescu,
Bumbescu,Stingaciu,Ilie Dumitrescu,Mihali,Victor Piturca
(l'attuale tecnico della nazionale),Dorinel Munteanu(appena esonerato dall'inacrico di trainer della Steaua),oltre al citato Dan Petrescu.
Finito il comunismo è logicamente decaduta anche la squadra che ora lotta nella...4° liga romena,dibattendosi nel campionato provinciale del distretto dell'Olt!...Potere del potere!!!
Lo stadio più caro del periodo "rosso" ospita attualmente spazi commerciali...!
Ritornando dall'escursione fuori tema e riposizionando l'obiettivo sul nostro uomo,si deve sottolineare che l'ex terzino destro del Chelsea ha rilevato l'incarico di guidare la società non appena la stessa è stata promossa dalla Divizia B(secondo livello della piramide)al primo "esalon" del "Fotbal Romanesc".
Come dicevamo in precedenza,dopo la brillante annata passata,quest'anno sembra che i propositi siano quelli di stupire tutti pur senza avere i mezzi economico-tecnici del CFR Cluj,nè la struttura societaria della squadra transilvanica,nè l'appoggio di una città di oltre 300.ooo abitanti quale è Cluj-Napoca.
La squadra si basa su un gruppo compatto di giocatori,privo di stelle ma nel quale spiccano alcune individualità sebbene non di altissimo spessore e piuttosto di secondo piano anche nel panorama autoctono.
Galamaz è il capitano,ex difensore di Dinamo e Rapid è forse l'uomo migliore;Mehmedovic è un difensore bosniaco di stazza notevole e puntuale negli interventi;Tiberiu Balan altro difensore che ha trascorso gran parte della carriera nello Sportul Studentesc di Bucarest;l'argentino Pablo Brandan con una breve esperienza in Spagna all'Alavès sono altri "aparatori".
Il longilineo centrocampista Todoran arrivato dal Farul Costanza dopo le esperienze a Ploiesti(sponda Astra e Petrolul);il nazionale australiano Burns,giunto in Romania appresso a Petrescu quando quest'ultimo lo aveva alle sue direttive nel Wisla Cracovia;il compatto Apostol,anch'egli proveniente da Costanza ed Onofras vanno a completare il centrocampo.
Con in porta il giovane lituano Arlauskis,l'attacco vede nel genietto Bogdan Mara ex dell'Alavès Vitoria,nel ex Arges Pitesti,Bilasco e in Cristian Danalache gli uomini chiave. 
Nessun uomo di grido alla luce dei fatti,ma la sapienza di un tecnico appena quarantenne però già all'attenzione dei supervisori della Steaua per un prossimo futuro sta dando momenti di notorietà a questa città e popolando le tribune del catino ove la squadra gioca;un allenatore che sogna nemmeno troppo velatamente di portare questa combricola di mestieranti,questa squadra "urticante",tra gli spinosi rovi della prossima Champions League per far intendere a tutti che lui ha voglia di crescere anche in una squadra piccola piccola per poi spiccare il volo definitivamente.
Altro che sindrome di Peter Pan...! 
   


2 commenti:

The Chosen One ha detto...

Che dire...un pezzo meraviglioso!!!!!
Credo che alla fine però la Dinamo possa vincere il campionato, se non altro per il blasone e perchè le cenerentole ormai stanno durando poco, o almeno non arrivano al traguardo con lo stesso brio iniziale.

Inoltre colgo l'occasione per chiederti come si sta comportando la stellina Torje di cui si dice un gran bene.

Ciao e ti faccio i miei più sinceri auguri di un Felice 2009.

Vojvoda ha detto...

Grazie per gli auguri e contraccambio vivamente.
Gabriel Torje ad appena 19 anni risulta essere non solo il giovane più talentuoso dell'intero panorama interno ma anche uno dei più fulgidi prospetti per l'immediato futuro.
Ridotto di statura,è un brevilieneo tutta rapidità e tecnica in grado di destabilizzare la difesa avversaria con la sapienza del suo piede mancino e anche grazie ad un fisico compatto che lo fa rassomigliare ad un torello.
Presto debutterà nella selezione di Piturca.