venerdì 31 ottobre 2008


FOOTBALL'S COMING HOME!


Dopo gli anni bui del post-Heysel,il torneo inglese si è ridato luce,coinvolgendo grandi investitori internazionali che,negli ultimi anni hanno versato nella Premier una caterva di sterline che hanno favorito l'arrivo di numerosi campioni,i quali hanno ridato lustro ad un campionato che attualmente si può identificare come la massima espressione mondiale a livello di competizioni calcistiche su base nazionale.






Nell'intervenire sul blog dell'amico del calcio spagnolo sul presunto dualismo tra i due maggiori tornei calcistici europei,ossia Premier League inglese e Liga spagnola(testa a testa certificato dal ranking uefa che vede la Premier a 70,7 punti contro i 67,3 della Liga),si è sollevato un polverone nei commenti all'ultimo post(in ordine cronologico)del blog sopra menzionato.
Come è giusto che sia;non tutti(per fortuna aggiungo) sono d'accordo su un tema così affascinante,come è quello di chi detiene la palma di miglior torneo del continente(e quindi conseguentemente del globo).
Premesso che trovo la Liga spagnola un torneo avvincente,tecnico,furbescamente latino,con almeno sei corazzate(Real,Barca,Atletico,Valencia,Siviglia e Villarreal),che negli ultimi anni ha prodotto vittorie in serie delle rappresentative giovanili(quest'anno è finalmente e meritatamente arrivata anche la vittoria delle "furie rosse" maggiori),oltre ad aver quasi monopolizzato la Coppa Uefa vincendo 3 delle ultime 5 edizioni e portando diverse squadre agli atti finali della stessa,il mio intento non era quello di delegittimare e deprezzare un torneo ricco di storia, tradizione e valori presenti anche nell'attualità come quello iberico,piuttosto quello di evidenziare che il torneo inglese negli ultimi anni ha raggiunto quotazioni insostenibili per gli altri maggiori tornei continentali, e che il ranking uefa nella sua classifica scientifica gratifica con il primo posto davanti agli altri tre giganti europei,cioè Liga,Serie A e Bundesliga,ma che a parer mio giustifica solo parzialmente la differenza che intercorre(e soprattutto intercorrerà,procedendo di questo passo)
tra le potenzialità del movimento-campionato inglese e gli altri.
Differenza che anche nell' Uefa Country Ranking si evidenzierà compiutamente tra un paio d'anni,probabilmente tre.
Il parametro scientifico portato dal ranking uefa è suffragato dalle recenti grandi prestazioni inglesi nella Champions che hanno veicolato punti importanti in detta classifica,ma può anche essere serenamente lasciato da parte se si tiene conto del fattore basilare che determina il valore di un campionato nazionale sportivo,calcistico nell'occasione di questa analisi.
Arbitri,allenatori,stadi,pubblico,entourage e addetti ai lavori sono un contorno,importante certo,ma secondario rispetto al primario fattore che determina il valore di un torneo,e cioè:.......................
LA QUALITA' DEGLI ATTORI PRINCIPALI,OSSIA I CALCIATORI...............!
Ebbene:la Premier inglese possiede la quantità maggiore di calciatori di qualità rispetto a qualsiasi altro torneo continentale(e mondiale ovviamente),da non temere alcun confronto ed impossessandosi dell' appellativo di NBA traslata
al calcio mondiale (...come amo definirla).
La questione che da oramai diversi anni la Premier League sia così seduttiva ed attraente nei confronti dei magnati del globo intero, non deve essere vista come fumo negli occhi dagli spasimanti dei maggiori tornei rivali e non deve scatenare velate(neanche troppo) forme di invidia.
Non può e non deve essere una "colpa" attribuita al panorama calcistico inglese se americani,russi,arabi,islandesi e chi più ne ha più ne metta,prendano in considerazione di sobbarcarsi l'idea di primeggiare investendo danari nel mediatico torneo patrocinato dalla Barclay .
Se da tutto il mondo scelgono l'Inghilterra per investire ingenti somme di sterline nei più disparati club locali,i detrattori della Premier non debbono farne una ragione di stato,impugnando armi atte ad intraprendere quella che ha tutta l'aria di essere una sorta di crociata calcistica del ventunesimo secolo per combattere un campionato che ha la sola colpa di avere uno strapotere finanziario grazie ad investimenti mondiali derivanti in primis da un marchio vincente e tradizionale.
Il prodotto Premier si vende,e bene,in tutto il pianeta.
Il merchandising derivato è alle stelle,le tournèe delle compagini d'oltremanica sono tra le più richieste e remunerate.
La globalizzazione dei vertici dirigenziali del campionato inglese dovrebbe invece mettere in moto una sorta di spirito di emulazione da parte di tornei come la Liga,la Bundesliga o la Serie A (stendo un velo pietoso sulla Ligue 1 che si sta sempre più allontandando dalle vette continentali)
Una capacità di clonare il modello inglese,una versatilità manageriale che intuisca e comprenda i motivi di tale scalata,lasciando da parte l'invettiva dettata dalla frustrazione e magari provare a domandarsi come mai un imprenditore del calibro di Soros(discusso quanto si vuole...ma chi non lo è a quei livelli...!),abbandoni in quattro e quattrotto l'idea di acquistare un club come la Roma,mentre una cordata della famiglia reale di Abu Dhabi prende saldamente le redini del Manchester City,con l'intenzione seria di condurlo ai vertici mondiali nel breve lasso di 3,4 anni e rendendolo nell'immediatezza il club potenzialmente più ricco al mondo.
C'è da chiedersi come mai Abramovich,Randy Lerner,Al Fayed,Hicks e Gillett,Glazer,Gaydamak e anche Gudmundsson abbiano deciso di investire i loro quattrini in compagini della Premier e perchè invece non abbiano invece deciso di acquistare qualche "big" continentale.
Mi auguro che nessuno sfili vilmente le spade e cominci coi ritornelli tritti e ritritti nel sostenere la tesi di magnati giunti a capeggiare squadre di Premier, rendendole vere e proprie fuoriserie, solo per il "profit" personale,magari utilizzando capitali di dubbia provenienza e riciclandoli nel pallone.
Dico ciò, perchè non mi risulta che i vari presidenti dei club italiani(tanto per esemplificare) della famosa "età dell'oro"(fine anni '80-metà anni '90)fossero dei candidi chierichetti al primo giorno di messa,visto l'opaca fine che hanno fatto molti di loro(Tanzi e Cragnotti nel primo banco)dopo aver popolato le rose delle rispettive squadre di fenomeni nazionali e soprattutto internazionali che hanno aiutato le stesse a poter annoverare nelle bacheche diversi titoli europei,che mai si sarebbero sognate di poter ottenere senza i loro munifici benefattori.
Il fatto che i club della Premier League monopolizzino il mercato mondiale dei calciatori è quindi un dato di fatto inconfutabile senza alcun tema di smentita.
Qualsiasi sito
di calciomercato nazionale o estero posiziona i club della Premier in prima fila e protagonisti seriamente impegnati in quasi tutte le frenetiche transazioni di calciatori di medio,medio-alto ed alto livello.
Ma non solo le cosiddette "Top Four"(Arsenal-Man Utd-Liverpool e Chelsea)o gli sceicchi arabi dei Citizens.
Dal West Ham al Blackburn,dal Middlesbrough al Newcastle,dall'Everton al Sunderland,dal Tottenham al Portsmouth,dall'Aston Villa al Fulham si nota come club non facenti parte del gotha calcistico contemporaneo inglese siano immersi in trattative che in altri campionati riguarderebbero
(e riguardano...quando non sono solo delle "boutades") solo una ristretta cerchia di club(Milan,Inter,Juventus e forse Roma in Italia;Real,Barca,Atletico,Valencia e Villarreal in Spagna,solo per citare la medaglia di "Bronzo" ed' "Argento"
rispettivamente, dell'aggiornatissimo coefficiente uefa per nazioni).
Si può parlare una vita intera della "supposta" superiorità tattica dei latini(Juande Ramos al Tottenham ha dato prova del contrario...ed è solo un esempio tra i tanti che potrei fornire...!),ma quello che conta è che il miglior giocatore del Deportivo La Coruna stagione 2007-08,cioè Coloccini,ed uno dei migliori del Mallorca 2007-08,ossia Jonas Gutierrez siano entrambi andati al Newcastle,che per loro ha speso enormi cifre.
Così come il Tottenham che ha piazzato sei colpi di indiscutibile valore, ma per alcuni tra di loro l'impatto con la Premier è stato traumatizzante. Pavlyuchenko,Corluka,Modric,Giovani dos Santos,Bentley e Gomes(tutta gente di primo piano nei loro club precedenti...a parte il giovane messicano chiuso dallo stellare attacco blaugrana e quindi venduto non perchè inadatto,ma in quanto chiuso da Messi,Henry ed Eto'o...non dall'attacco dell'Almeria...!),in aggiunta ad altri ottimi elementi nella rosa come Huddlestone,King,Lennon,Zokora,Bent,
tanto per citarne alcuni, non hanno contribuito a che il Tottenham non occupasse mestamente l'ultimo posto del torneo(ed il Newcastle è poco più sopra).
Dubito che una situazione simile, vale a dire una "rosa" così competitiva, potrebbe sprofondare così pesantemente nella Liga,nella Bundesliga o nella
Serie A.
Il Manchester City propone l'attacco della nazionale brasiliana, meno Kakà.
Elano,Jo e Robinho,tutto a ritmo di samba,con un pizzico di Wright-Phillips.
Hughes può permettersi di lasciare in tribuna elementi come Vassell,Benjani ed attendere il recupero di Bojinov.
A centrocampo è arrivato uno dei giovani più ricercati del continente,ossia Kompany;in difesa il fulcro dell'Espanyol e presenza fissa della nazionale albiceleste,Pablo Zabaleta.
Ho voluto portare esempi di tre diversi club,ma si potrebbe continuare facendo tappa altrove.
In Inghilterra insomma, non si gioca solo il calcio più:spettacolare, frizzante,veloce,leale,meno interrotto,con un ambiente sonoro unico,con un tempo effettivo elevatissimo...che possa esistere sul pianeta(e questo era risaputo),ma anche il calcio più...TECNICO del mondo, perchè vi giocano gran
parte dei migliori calciatori esistenti,i quali rendono il torneo avvincente
nella sua interezza, poichè composto da autentiche corazzate.
Se qualcuno obietterà sul fatto che vi siano troppe occasioni da gol...beh...:
...è lampante che quando il tempo effettivo di una gara di Premier League superi abbondantemente quello di un torneo come la serie A o la Liga,quando gli arbitri fischiano poco lasciando giocare molto,qundo i ritmi sono travolgenti,quando il pubblico ti spinge costantemente,quando il terreno di gioco è frequentato da gente come: Drogba,Berbatov,Torres,Tevez,Cristiano Ronaldo,
Rooney,Pavlyuchenko,Defoe,Owen,Deco,
Ballack,Gerrard,Lampard,Kuyt,Tuncay,
Babel,Carew,Ashley Young,Nasri,Adebayor,
Van Persie,Crouch,Downing,Bentley,
Lassana Diarra,Walcott,Rosicky,
Xabi Alonso,Barry,S.Petrov,Scholes,
Malouda,Essien,Joe Cole,Milner,
Santa Cruz,Kranjcar,Carrick,Diaby
Modric,Martins,Duff,Zokora,Bendtner
Andy Johnson,Yakubu,Riera,Arteta,
Fellaini,Robbie Keane,Robinho,Elano,
Jo,Fabregas,Elmander,S.Kalou,M.Petrov,
Lennon,Wright-Phillips,Heskey,Nani,
Anderson,Jonas,D.Cissé,Noble
etc...etc...(tacendo su difensori e centrocampisti prettamente difensivi),
è perfettamente normale che la spettacolarità di un torneo si elevi all'ennesima potenza.
Nell'ultima settimana ho potuto seguire in sequenza una serie di gare tra cui il derby tra Sunderland e Newcastle,lo scontro al vertice tra Chelsea e Liverpool,la rinascita del Tottenham contro il Bolton,il secondo tempo del derby londinese tra West Ham e Arsenal,così come la ripresa tra Portsmouth e Fulham,
Blackburn-Boro e l'incredibile,emozionante e straordinario derby del nord di Londra tra Arsenal e Tottenham e devo confessare candidamente che se questo non è il paradiso...beh...poco ci manca...!!!




4 commenti:

valentino tola ha detto...

Sulla superiorità economica non voglio discutere nè tantomeno fare moralismi (però dico che sinceramente non mi auguro una estensione del modello della Premier alla Liga: mi terrei stretto l'azionariato popolare e le elezioni di Barça, Real Madrid, Athletic etc.). Sono propenso a credere inoltre che questa superiorità economica, se sfruttata al meglio, frutterà nel giro di qualche anno una superiorità tecnica anche delle squadre medie della Premier, ma per il momento in nessun modo ritengo che le cose stiano così. Non ci arrivo proprio a questa maggior qualità tecnica delle squadre medio-basse della Premier, anche se questa mia opinione non potrà mai andare oltre un carattere puramente soggettivo, perchè nè io nè te possiamo "misurare" le nostre opinioni su questo punto e portare prove di carattere oggettivo.

Parlando del Tottenham, dici testualmente:"dubito che una situazione simile, vale a dire una "rosa" così competitiva, potrebbe sprofondare così pesantemente nella Liga,nella Bundesliga o nella
Serie A". E il Zaragoza della scorsa stagione? E il Celta 2006-2007 (non al livello del Tottenham, ma coi suoi bravi giocatori per stare nella metà sinistra della classifica)? Oppure, per risalire più indietro ancora, l' Atlético '99-200?

Ciao, spero di aver alimentato ulteriormente il "polverone"... ;-)

The Chosen One ha detto...

Non so se lo hai "dimenticato" volutamente, ma ti faccio notare che nell'elencare i talenti della Premier hai mancato Zaki del Wigan, ovvero l'attuale capocannoniere del torneo.

Io credo che la Premier nel suo complesso sia superiore alla Liga, che forse ha un gap tecnico-qualitativo ridotto rispetto a Bundes o Serie A nei confronti del campionato inglese, ma perde di molto sul piano dell'agonismo, del ritmo e dei "nomi".
Nella Liga infatti oltre ai giocatori che compongono le rose di Real, Barcellona, Atletico, Villareal, Valencia ed Espanyol non ci sono dei giocatori sopra le righe.
In Inghilterra anche squadre modeste come Newcastle, Sunderland o Middlesbrough possono annoverare tra le loro fila dei grandi giocatori come Owen, Cissè, Tuncay, ecc......
Sono d'accordo con te sul fatto che il livello medio di un giocatore spagnolo è superiore rispetto a quello di uno inglese, ma la recente vocazione esterofila della Premier ha colmato questo gap, portando oltremanica i migliori giocatori del mondo, fatta esclusione per Kakà e Messi e qualche altra rarità in giro per l'Europa.

Ciao.

Anonimo ha detto...

Sono totalmente d'accordo Vojvoda.

Particolarmente azzeccato paragonare la Premier all'NBA del calcio.

E quoto anche il fatto che gli altri tornei nazionali (dico questa cosa da interessato di Bundesliga) dovrebbe cercare di "imitare" il "sistema" inglese anziche fare il contrario, come avviene ad esempio in Germania (magari la Bundes diventasse come la Premier un giorno...).

La lista di nomi che hai fatto è un qualcosa di spaventoso e di spettacolare allo stesso tempo. Prodotto di un campionato che ormai da qualche anno ha un appeal GIGANTESCO a confronto degli altri tornei europei.

The Chosen One ha detto...

Kurbjuweit, secondo me l'appeal superiore della Premier non è solo nei confronti dei giocatori, ma anche nei confronti dei tifosi, perchè andare nei loro stadi è un piacere.
Io ho avuto la fortuna di assistere a partite di calcio allo stadio in Italia, Argentina e Inghilterra.

In Italia c'è una volgarità incredibile e verrebbe quasi voglia di andarsene a casa a godersi la partita dal divano pur di non sorbirsi un ora e mezza di urla e spropositi, in Argentina (River-Boca 2006) c'è una passione incredibile, un calore stupendo, ma il rischio è molto, molto alto.
In Inghilterra (Chelsea-Man U 2006) come ha detto Vojovoda, se non è il paradiso, poco ci manca......