LA MIA AFRICA!
Per la prima volta nella storia la fase finale del mondiale si svolgera nel continente nero e sarà la prima occasione nella quale vedremo 6 compagini africane al via nella rassegna iridata.
Oltre ai padroni di casa del Sudafrica,qualificati di diritto come paese ospitante,il fine settimana ha visto diputarsi le prime gare dei cinque gruppi formatisi dalla presenza delle ultime 20 nazionali rimaste in lizza per 5 posti.
6 gare tra andata e ritorno che oltre a concedere il biglietto alle elette, permetteranno di completare il tabellone anche per la prossima Coppa d'Africa che si svolgerà in Angola.Infatti le prime tre dei cinque gironi potranno andare a giocarsi il titolo continentale in compagnia del paese di ex dominio portoghese.
Il gruppo 1, oltre al Camerun testa di serie presenta il Marocco,il Gabon ed il Togo, e la prima giornata ha visto registrare due risultati inattesi.
Il Camerun si è inclinato sul neutro di Accra su una stoccata solitaria di Adebayor mentre il Marocco ha ceduto ancor più fragorosamente, perché in casa, contro il Gabon (1-2), aggiustando lo score solo nel finale, con il forte attaccante dell 'AZ, Mounir El Hamdaoui.
Sovvertiti i pronostici dal più bieco gioco del fato, le due contendenti, che godono comunque ancora dei favori della "carta", dovranno quindi attrezzarsi per un cammino in pendenza tanto da dover già risalire la pericolosa china presa proprio al debutto del minigirone: stiamo parlando dei due "Leoni"; quelli "Indomabili" del Camerun e quelli dei monti Atlas del Marocco che si sfideranno in quel di Yaoundé ai primi di giugno.
I primatisti continentali di partecipazioni alle fasi finali del mondiale del Camerun ( i verdi allenati da Pfister detengono il record con 5 presenze ) arrivano a questo girone finale sull'onda lunga del secondo posto nell'ultima Coppa d'Africa disputata in Ghana nel 2008 e con una squadra dalle buone potenzialità.
Kameni, Rigobert ed il nipote Alexandre Song, M'Bami,
Geremi, Assou Ekotto, Enoh, N' Koulou, Webo, Bikey,
Atouba, M'Bia, Djemba Djemba, Binya, Ze Meyong
sono tutti elementi di un certo spessore ai quali vanno aggiunti i "carichi" Eto'o, Emana e Makoun.
Assenti nell'ultima edizione mondiale dopo aver inanellato 4 partecipazioni consecutive, i leoni sperano di rinverdire i fasti di una tradizione ingombrante.
Il Marocco di Monsieur Lemerre si affida ad una squadra complessivamente con meno talenti dei rivali della savana, ma le credenziali per arrivare in Sudafrica ci sono, dopo alcuni anni di oblìo internazionale e penuria di talenti.
Zaza dell Aalborg in porta e poi Ouaddou, El Karkouri, Chretien e soprattutto El Kaddouri in difesa, il capitano Safri, il senese Kharja, Youssouf Hadji, fratello del famosissimo Mustapha, Boussoufa dell'Anderlecht, El Ahmadi, Chafni ed i talentini El Zhar, Dirar e Taarabt in mezzo al campo, e per chiudere, un quartetto offensivo decisamente interessante con Baha del Malaga,Tarik Sektioui del Porto e soprattutto Chamack del Bordeaux e la stella luccicante dell' "olandese"
( "orange" come Boussoufa ed El Ahmadi) El Hamdaoui, il diamante più puro a disposizione del tecnico francese (e nella terra dei tulipani si intendono perfettamente di diamanti...già dal periodo del Rinascimento...).
Il Gabon,nazionale senza pedigree calcistico cerca di costruirsi il presente a cominciare dal tecnico:quell' Alain Giresse specializzato negli ultimi tempi nella conduzione di nazionali " senza via d' uscita " (la Georgia prima dell'esperienza a Libreville).
La squadra, povera di talento sia in qualità, ma ancor più in quantità, dovrà aggrapparsi ad uno sparuto numero di calciatori in grado di "svegliare" le sopite coscienze del popolo affacciato sul golfo di Guinea, ma ha già assestato un primo colpo a sorpresa andando ad espugnare il terreno di Casablanca.
I nomi più famosi sono quelli di due attaccanti: Daniel Cousin passato dai Rangers all' Hull City e Eric Mouloungui del Nizza. A loro si possono addizionare altri avanti come Roguy Méyé dell' Ankaraspor e Fabrice Do Marcolino dell' Angers, sorpresa della Ligue Deux 2008-2009, oltre ai fratelli Aubameyang (Willy e Pierre-Emerick), talentini ex Milan, ora rispettivamente all' Avellino ed al Digione.
I gialloverdi del Togo dopo aver stupito tutti qualificandosi a sorpresa per la fase finale degli scorsi mondiali, non hanno poi sfigurato nella stessa kermesse.
Ora si trovano a dover tentare una seconda qualificazione, impresa resa ancora più ardua dalla qualificata presenza di avversarie come Marocco e Camerun.
Il gioiello Adebayor ha già fatto la voce grossa contro il Leoni Indomabili, e risulta essere, non solo una stella di prima grandezza nel firmamento internazionale, ma anche l'unico grande giocatore della squadra il cui stato si infila come una lama tra il Ghana ed il Benin.
Gigantesco il gap tra l'ex attaccante del Monaco e tutti gli altri compagni.
A distanza siderale dal "Gunners" si possono però trovare alcuni motivi per non essere così scettici sulle sorti della squadra: Salifou dell' Aston Villa, Romao del Grenoble, Akakpo del Vaslui, Kader del Dhafra (Emirati Arabi), Dossevi del Nantes, Olufadé e Grondin del Gand, Nibombé del FC Timisoara e Cherif Touré del MC Alger, sono giocatori che si sono fatti un nome nel panorama internazionale.
Nigeria,Tunisia,Mozambico e Kenya sono le 4 rappresentanti del gruppo B nell'ordine dettato dal ranking a cui ci si è affidati per la determinazione dei "pot".
Le "Super Aquile" nigeriane, logiche favorite per la qualificazione, sono partite col freno a mano tirato, racimolando un solo punticino dalla trasferta a Maputo, capitale del Mozambico.
Squadra solida e dal ventaglio di soluzioni ampio e che a livello giovanile (under 17, 20 ed Olimpica) è il fiore all'occhiello della nazione e del continente, a livello di nazionale maggiore ha una serie impressionante di secondi e terzi posti (oltre a due vittorie) nella Coppa d' Africa.
Enyeama è il portiere titolare a meno di cataclismi. Taiwo, autentica forza della natura, Odiah, Shittu, Nwaneri, Yobo, Apam, Afolabi, Emeghara sono i difensori a cui si ricorre maggiormente. A centrocampo spiccano Mikel, Utaka, Kaita, Yussuf,
Kalu Uche, Adeleye, Ajilore, Etuhu e Olofinjana.
In attacco le bocche di fuoco sono rappresentate da Martins, Odemwingie,
Yakubu Ayegbeni, Kanu, Obasi, Agahowa e Anichebe in primis,
ma anche da Ikechukwu Uche, Obinna, Akpala, Ishiaku, Makinwa.
Il tutto in attesa dell'esplosione di teneri pedatori in erba quali Chrisantus, Ibrahim, Temile, Udoh, Haruna, Ambrose ed altri.
La Tunisia,nelle mani del lusitano Coelho, ha in testa di centrare la quarta qualificazione consecutiva alla fase finale, e per ottenerla si affida ad un gruppo sperimentato di calciatori che calcano le scene europee: dai difensori Jaidi,
Ben Frej, Boussaidi, Yahia, Ben Zekry ed Haggui, ai centrocampisti Ragued,
Ben Khalfallah, Ben Saada, Nafti, Demai, Camus, Zouaghi, Mnari
ed il giovane Belaid, agli attaccanti Jemaa, Dos Santos, Zitouni,
Chikhaoui e il junior Chermiti.
Corsari in Kenya, attendono ora il Mozambico per mettere un pò di pepe nelle terga delle verdi aquile nigeriane.
Kenya: terra di mezzofondisti e maratoneti, terra di Masai abituati a fare razzie di medaglie in rassegne Iridate od Olimpiche nell' Atletica Leggera, la nazione degli altipiani si scopre anche amante del pallone rotondo offrendo uno spunto diverso per parlare di sport ai suoi tanti abitanti: senza grandi speranze però.
La squadra si affida ad un paio di buoni prospetti come l'attaccante dell' Auxerre Oliech, ed il centrocampista parmigiano Mariga.
Un girone che servirà come bagaglio d'esperienza per un futuro più roseo (si spera).
Aver fermato sul pareggio i quotatissimi nigeriani è motivo d'orgoglio per gli sconosciuti calciatori dello stato posto a confine col Sudafrica. Stiamo parlando del Mozambico di cui Simao, ottimo giovane difensore dei greci del Panathinaikos, è l'unico in grado di poter vantare una certa esperienza (nonostante la giovane età) e una buona dose di classe.
Il gruppo C si è aperto con due X che lasciano ancora nella nebbia i bookmakers su chi sarà la squadra a varcare i confini col Sudafrica nel giugno del prossimo anno. Se l'Egitto, che fa la voce grossa quando si tratta di Coppa d'Africa, sembra il naturale favorito, in realtà sia Algeria che Zambia possono procurare diversi grattacapi agli uomini delle piramidi.
Forti di un campionato valido, gli egiziani attingono quasi tutti i loro giocatori dal torneo interno, anche se sono gli elementi di fuori che fanno la differenza: Zaki il bomber sorpresa del Wigan, Zidan il giocoliere del Dortmund, Shawky del Boro e Hossam Ghaly atterrato in Arabia Saudita per giocare con l' Al Nassr, come Motaeb nell' Ittihad, in attesa di recuperare il miglior Mido, sono gli elementi cardine dell'ingranaggio dei nordafricani. Aboutrika, Gomaa, Barakat ed Ahmed Hassan sono gli "autoctoni" di maggior prestigio che saranno utili alla causa in vista di una qualificazione mondiale che manca dal torneo di Italia 90.
La mia fanciullezza, con l'Algeria ai mondiali del 1982 e quelli del 1986 (gli unici disputati dai maghrebini), coi vari Madjer, Belloumi, Kourichi, Bensaoula, Benmabrouk, Zidane, Megharia sugli scudi.
Adesso gli eroi potrebbero avere i volti ed i nomi di Belhadj, il furetto del Portsmouth, Bougherra dei Rangers, la solidità di Mansouri del Lorient, o la fantasia di Ziani del Marsiglia, oppure la praticità di Hemdani sempre dei Rangers, la frescheza di Amri del Magonza, la risolutezza sotto porta dei vari Saifi (Lorient), Bouazza (Birmingham City), Djebbour (AEK), del sinuoso Matmour (Monchengladbach), Ghezzal (Siena), Ghilas (Celta).
Un mix necessario per approdare tra un anno in Sudafrica:un undici che ha avuto un inizio stentato con un pari in Rwanda che non depone a loro favore.
Il Nome dello Zambia è indissolubilmenter legato a quello di un calciatore:Kalusha Bwalya, mattatore nella copiosa vittoria delle " Copper Bullets" (letteralmente: pallottole ramate) contro i basiti italiani nelle Olimpiadi di Seoul 1988 e scampato all' immane tragedia aerea che colpì la nazionale zambiana diretta in Senegal per una gara di qualificazione ai mondiali 1994 e nella quale persero la vita ben 18 atleti.
I giocatori di prestigio dell'attualità sono identificati nella coppia di fratelli Katongo (Felix del Rennes e Christopher dell' Arminia Bielefeld). Mulenga e Lungu sono altri due elementi di rilievo per una nazionale che sogna il primo mondiale della sua storia ed il buon debutto al Cairo è un ottimo viatico verso il conseguimento dell'obiettivo.
Il piccolo stato del Rwanda incuneato nella regione dei grandi laghi e straziato da un'infinita guerra civile che ha portato al genocidio di milioni di persone, ha poco da chiedere allo sport, ma la propria nazionale di calcio non solo ha conquistato la qualificazione al terzo turno nel minigruppo 8 della fase precedente insieme al Marocco, ma ha debuttato in questa terza fase con un prestigioso pareggio con l' Algeria.
Dal serbo Dujkovic, che portò in seguito il Ghana ai mondiali 2006, ad un croato, Tucak, che avrà l' onere di non sfigurare nel raggruppamento e possibilmente cercare di agganciare il terzo posto utile alla qualificazione alla prossima coppa d'Africa.
Il Ghana, una delle "africane" in Germania, mondiale a cui partecipò per la prima volta, partirà nel girone coi favori del pronostico divisi a metà con il Mali.
4 volte campione del Continente Nero, ma non lo è più dal lontano 1982, la formazione allenata dal serbo Rajevac può contare su ottimi calciatori in cui spicca su tutti il fulgido talento di Mickael Essien.
Addo, Sarpei, Pantsil, Mensah, Muntari, Appiah, Tagoe, Asamoah Gyan,
Boakye, Derek Boateng, Baffour Gyan, Dramani, Barusso, Annan,
Laryea Kingston, Narry, Quartey, Ofori Quaye, Quincy Owusu Abeyie,
Kumordzi, Kwadwo Asamoah, Amoah, Pappoe, Aboubakari Yakubu
sono lo zoccolo duro del roster a disposizione dell'allenatore.
Una nazione che a livello giovanile ha spesso fatto incetta di vittorie e piazzamenti a livello internazionale e che presenta alcuni giovanissimi superbi come Osei, Adams, Inkooam, Opare.
Dopo aver portato ad una "prima" il Togo, Stephen Keshi ex difensore dell' Anderlecht, è stato chiamato a guidare una nazionale dal grande talento complessivo e dalle ottime potenzialità (a differenza del Togo) ed in grado poter giungere al prossimo appuntamento iridato, una primizia anche per loro: i maliani.
Almeno 4 grandi calciatori che non hanno bisogno di presentazioni figurano nel lotto: Kanouté, Mahamadou Diarra, Seydou Keita e Mohamed Sissoko, più diversi altri elementi fortemente sperimentati nel calcio europeo ( e non solo) e dalle chiare qualità.
Si parla di Sidi Keita del Lens, Drissa Diakité del Nizza, Modibo Maiga del Le Mans, Soumaila Coulibaly del Gladbach, Adama Coulibaly dell' Auxerre, Souleymane Diamoutene della Roma, Cedric Kanté del Nizza, Djimi Traoré del Birmingham City, Adama Tamboura dell' Helsingborg, Sammy Traoré del PSG, Kalifa Cissé del Reading, Dramane Traoré del Kuban, Mamadou Diallo del Le Havre, Mamady Sidibé dello Stoke, Mahamane Traoré del Nizza, Cheik Diabaté dell' Ajaccio, Fousseini Diawara del Panionios, Jimmy Kébé del Reading, Bakary Soumare dei Chicago Fire ed il neo entrato nel giro della selezione nazionale, Mustapha Yatabaré del Clermont Foot.
Col Ghana se la gioca 50% - 50% anche se il principio in Sudan non è stato dei migliori.
Il Benin di Dussuyer ex poritere del Cannes, avrà con tutta probabilità la missione di arrivare terzo e quindi centrare il pass per la Coppa d' Africa 2010. Contro giganti come i due sopra menzionati c'é poco da fare per il discorso mondiale.
La nazione che sino al 1975 era conosciuta come Dahomey non ha mai ottenuto alcun risultato di rilievo nemmeno nella coppa del proprio continente, e nel suo roster presenta un solo grande giocatore, quel Sessegnon che così bene sta facendo nel PSG dopo l' eccellente esperienza al Le Mans. Il bomber Omotoyossi è un altro uomo di qualità che dopo aver martirizzato le difese del campionato svedese si cimenta ora in Arabia Saudita con la maglia dell' Al Nasr.Altri elementi interessanti sono Ahouéya, Adenon, Adjamossi e Sagbo, tutti giovani e con margini di crescita.
La nazionale del decimo paese al mondo per superfice, il Sudan, ha sparato le proprie cartucce calcistiche sino all' inizio degli anni '70, nei quali divenne campione continentale ( 1970), per poi piombare nell' ombra perenne dalla quale
nemmeno ora si vedono troppi segnali per essere ottimisti.
L' obiettivo è quello di evitare l'ultimo posto, da giocarsi col Benin.Tutti i calciatori sono impeganti nel torneo locale e la totalità in due sole compagini:
l' Al Hilal e l' Al Merreikh.
Costa d'Avorio, Guinea, Burkina Faso e Malawi compongono l' ultimo gruppo, il 5.
Un quartetto che comprende la nazionale forse (direi senza forse) più forte dell' intero continente africano per numero complessivo di talenti di alto livello e per l' innumerevole scelta di altri ottimi prospetti a disposizione del fortunato tecnico bosniaco Halilhodzic.
Iellata all' ultimo mondiale, finita in un gruppo di ferro con Argentina, Olanda e Serbia Montenegro, giocò un ottimo football che solo per le bizzarrie della sorte non gli consentì il passaggio del turno, si presenta a tutta forza per dominare il raggruppamento e recitare il ruolo di squadra rivelazione al prossimo campionato del mondo.
Se si esclude il ruolo del portiere,nel quale non ha grandi nomi (il titolare è Barry del Lokeren) per il resto è una Super squadra,una compagine dalla classe gigantesca come gli elefanti che la simbolizzano.
Una difesa che può permettersi gente del calibro di Kolo Touré, Boka, Demel, Eboué (anche a centrocampo sulla destra), Zokora (all' occorrenza centrocampista in alternativa), ma anche buoni giocatori come Gohouri, Zoro, Lolo,Meité, Diakpa, Viera, Doumbia.
Un centrocampo coi fiocchi con un fenomeno come Yaya Touré, ma anche gente eccellente come Romaric, Faé, Gosso, Tiené,
B. Kalou, Emmanuel Koné, Abdou Razack Traoré, Kanga Akalé, Marco Né oltre ai citati Zokora ed Eboué, due jolly multifunzionali.
Un attacco da fuochi d' artificio con la superstar Drogba accompagnato da Salomon Kalou, da Bakary Koné, da Abdul Kader Keita, da Arouna Koné, da Amara Diané, dal giovane Kouassi oltre ai vari Sekou Cissé, Boubacar Sanogo, Aruna Dindane, Dja Djedje, Ibrahima Bakayoko del Paok, che da tempo non viene più convocato.
Nessuna squadra in Africa (e poche anche in Europa) possono annoverare una così ampia gamma di soluzioni.Halilhodzic avrà il compito di convogliare tutta quest' abbondanza di talento nei giusti binari e l' inizio è stato dei migliori con un tondo 5-0 rifilato ai malcapitati avversari del Malawi.
Il tecnico francese della Guinea Nouzaret, ha a disposizione un buon gruppo per cercare di ostacolare la marcia della Costa d' Avorio al primo posto, una squadra che nelle tre ultime coppe d' Africa ha sempre raggiunto i quarti di finale e che in passato ha spesso dettato legge a livello di club nelle competizioni africane.
Attualmente la rosa può disporre di più di un elemento in grado di far venire qualche mal di testa agli opponenti di turno.
Feindouno, Mansaré, Ismael Bangoura, Youla, Zayatte, Alhassane Keita sono giocatori di ottima fattura.
Ibrahima Camara, Jabi, Mamadou Alimou Diallo, Bobo Baldé, Kalabane, Ibrahima Bangoura, Larsen Touré, Kanfory Silla completano una formazione di buon livello che sicuramente assicurerà il posto nella prossima coppa d' Africa ma che sotto sotto spera di creare la grande sorpresa sgambettando i favoriti elefanti ivoriani.
Il Burkina Faso, ex Alto Volta, non ha grandi tradizioni nel panorama africano, ma ha a disposizione alcuni giocatori interessanti che meritano la citazione.
Pitroipa dell' Amburgo e Kaboré del Marsiglia sono le giovani stelle del presente e del futuro, l' attaccante Dagano, una carriera spesa tra Belgio e Francia, ora in Qatar è il finalizzatore d'esperienza insieme ad Yssouf Koné del CFR Cluj.
C'è anche Bancé del Magonza, Kébé del Troyes, Lamine Traoré del Genclerbirligi che meritano una nomination.
Obiettivo dichiarato: qualificazione alla prossima coppa d' Africa.
Solo una volta presente nella fase finale della coppa del proprio continente (1984), il Malawi è la peggior squadra delle 20 rimaste in lizza secondo il Ranking Fifa e probabilmente fungerà da "sparring-partner" per le avversarie, come già successo nel match iniziale di Abidjan nel quale è stato travolto per 5 a 0.
Nessun giocatore degno di nota se non Chitsulo dell' Ahlen, formazione della Zweite Bundesliga.
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