mercoledì 8 ottobre 2008

L'IMPERATORE E LA...REGINA!


Terim proverà a privare le Furie Rosse
del primo posto.Belgio e in misura maggiore Bosnia,cercheranno varchi in caso di flessioni delle due favorite,semifinalista e vincitrice dell'ultimo europeo,per intrufolarsi alla ricerca di un biglietto per i Play-Off.







Cartolina calcistica della nazionale bosniaca.In rilievo i tratti e la forma geografica del paese balcanico e sullo sfondo un undici "sperato" dai caldi tifosi Zlatni ljiljani.





GRUPPO 5:difficoltà, 4

Spagna e Turchia nell'ordine,ma il Belgio dei nuovi talenti e la fantasia dei bosniaci potrebbero sovvertire le regole,meno scontate di quel che si immagini,del raggruppamento.



SPAGNA:il 29 giugno 2008 rimarrà una data scolpita indelebilmente nella storia del calcio spagnolo.Soprattutto nella memoria di coloro(la maggioranza purtroppo)che,per ovvi dati anagrafici non ricordano,se non dai libri impolverati della storia calcistica,l'unica vittoria precedente a quella del Prater.
Vittoria datata anno 1964 e firmata dal galiziano Marcelino.
Una conquista,quella del giugno di quest'anno,attesa da troppo tempo.Tempo nel quale le furie rosse venivano logicamente indicate ed indiziate come favorite di quasi tutte le edizioni finali delle competizioni,salvo poi smentire categoricamente le previsioni.Vuoi per mala sorte,vuoi per arbitraggi sfavorevoli nelle fasi "calienti" dei tornei,vuoi per il timore della vittoria,vuoi per la cattiva forma fisica del momento,vuoi per tutto quello che si vuole.
Quest'anno la sorte ha restituito parte del debito accumulato con la nazionale iberica.Una vittoria che più chiara non sarebbe potuta essere,legittima a tal punto che anche la stampa internazionale,tutta concorde, non ha avuto dubbi di sorta nel decretare Villa e compagni i dominatori dell'europeo.
Vittoria consacrata attraverso un gioco accattivante,una maestria tecnico-tattica senza eguali,una matura lettura della gara,padroneggiando il gioco e a lunghi tratti monopolizzandolo.Mai vittoria di competizioni nazionali a livello di selezioni maggiori fu più limpida e insindacabile.Successo ottenuto grazie ad una vastissima e validissima base da cui attingere giocatori.Si perde infatti il conto delle vittorie delle squadre nazionali minori oppure i piazzamenti di rilievo delle stesse.
Cambiata la guida tecnica,dal paterno e saggio Aragones(che è andato a trovare...s...fortuna ad Istanbul),si è virati verso un approdo altrettanto sicuro che risponde al... "baffo" di Del Bosque.
La partenza sicura(6 punti in due gare casalinghe),riconferma il ruolo di favorita del girone della squadra iberica.L'ex guida del Real Madrid ha(come ovvio)mantenuto la solida struttura vincente,infilando qualche nome inedito per il nuovo corso.Capel,Iraola,Amorebieta,Pablo Hernandez sono i primi tasselli inseriti dal baffuto tecnico.
Questi innesti vanno a rimpinguare la gamma di alternative di cui può disporre il tecnico in un gruppo in normale fase ascendente.
Casillas è tra i migliori nel suo ruolo a livello planetario;i sostituti sarebbero titolari da molte altre parti:Reina,Palop,Diego Lopez e Victor Valdès.Se constatiamo che lo spagnolo Almunia,neanche considerato in patria,rischia seriamente di difendere i pali dei bianchi d'Albione appena ottenuta la cittadinanza inglese...si può intuire il capillare lavoro svolto dai preparatori giovanili dei portieri!
La difesa che ha nei perni Sergio Ramos e Puyol i due fuoriclasse,è puntellata da altri ottimi elementi:Capdevila,Marchena(titolari all'ultimo europeo),Albiol,Juanito,F.Navarro,Arbeloa, erano i convocati dell'europeo a cui potrebbero aggiungersi altri difensori come Alexis,Piquè,A.Lopez,Pablo Ibanez,Pernia,Del Horno,Bruno,Torrejon,Jarque,Angel,Cuellar;alcuni sarebbero autentiche novità,altri potrebbero ritornare nel giro della nazionale.
In mezzo al campo, risultante superfluo tessere le lodi dei protagonisti degli europei, Xavi,Iniesta,Fabregas,Silva,Xabi Alonso,Cazorla,Senna e De La Red.
Si stanno facendo largo in nazionale gente come Riera,D.Capel,Pablo Hernandez,cui si sommano: il redivivo Joaquin;potrebbe tornare in auge Yeste;chance anche per Jesus Navas;Raul Garcia;non hanno ancora detto l'ultima parola Guti,Sergio,Valeron,De La Pena,Albelda,Baraja,Vicente.
Cani del Villarreal e Marc Crosas dei Celtic non sono semplici ipotesi.Busquets si sta imponendo nel Barca;Rivera è il metronomo del Betis;Arteta è da anni un ottimo metodista nel duro torneo inglese;Capi dei betici prima o poi dovrà emergere,così come Granero del Getafe;Casquero,sempre dei getafensi,è una certezza da almeno 3 anni.
Un reparto quindi dove il tecnico potrà attingere come da un pozzo senza fine.
Avanti ,ai "toreadores" Torres e Villa,rivedremo la sorpresa Guiza;potrebbe misteriosamente e miracolosamente riaffiorare dalle sabbie mobili un tipo che si chiama Raul,Tamudo-Luis Garcia dell'Espanyol sono certezze;il promettente Negredo;il riciclato Sergio Garcia;la coppia del Depor Riki-Mista(rigeneratosi in Galizia);i due Llorente(Joseba e Fernando);Xisco del Newcastle;Aduriz,colpo di mercato in "zona Cesarini" del Maiorca e il promettente ed ultra sponsorizzato Bojan Krkic(che alla fine, dopo un lungo tira e molla ha scelto le furie rosse,a discapito della Serbia paterna),saranno tutti uomini su cui Del Bosque può fare affidamento.
Insomma,il termine recessione,che va tanto di moda attualmente,non sembra esistere nel linguaggio del calcio spagnolo.Anzi,alla stagnazione tecnica di storiche scuole calcistiche europee come quella italiana e tedesca in primis,la Spagna risponde con risorse di talento a getto continuo che lasciano intravedere scenari decisamente rosei,a patto che il "complesso" delle fasi finali nelle grandi manifestazioni,sia stato effettivamente consegnato al dimenticatoio del calcio...!


TURCHIA:la cavalcata a colpi di rimonte a sensazione era terminata nel modo più crudele;proprio chi di spada aveva ferito,di spada stava per perire.Infatti proprio qualche minuto dopo l'ennesima risalita,che consentiva alla squadra di Terim una volta ancora di rimanere aggrappata con le unghie alla manifestazione,il brevilineo e scattante Lahm,con il suo repentino inserimento,decretava la fine dei sogni turchi,sfruttando un chiaro fallo non rilevato dal direttore di gara."Uccideva" così le speranze turche di accedere ad una storica finale,che sarebbe stata ancora più storica in virtù delle menomazioni cui aveva dovuto fronteggiare Terim per approntare l'undici da opporre ai tedeschi.Quel fendente che trovava il suo spazio ideale,collocandosi proprio sotto il sette turco,infrangeva i cuori di 70 milioni di turchi in patria ed almeno altri 8 dispersi tra le lande di lingua germanica(Austria,Germania e Svizzera).Quel frangente temporale che tanto caro era stato alla causa dell'undici euroasiatico,quegli sgoccioli di gara che avevano ribaltato le sorti delle gare contro la Svizzera,la Rep.Ceca e la Croazia,in questo caso,come un boomerang si ritorcevano contro la banda dell'Imperatore.Minuti finali che avevano però meritatamente pilotato i turchi sino alla semifinale.
Il comandante è rimasto al timone nonostante si paventasse la fuga verso una panchina di qualche club prestigioso e il debutto verso Sudafrica 2010 ha garantito un bottino di 4 punti in due gare.Guadagno non soddisfacente,tenuto conto che si sono persi due punti d'oro in casa contro il Belgio.Ciò però non sposta di una virgola le teoretiche chance di secondo(anche primo,perchè no)posto finale per Semih Senturk e soci.
Gli anatolici possono contare su una rosa di elementi vasta e qualitativa.
La difesa,isolando il ruolo di estremo difensore,nel quale il solo affidabile pare essere Volkan Demirel,lo scultoreo ma discontinuo portiere del Fenerbahce,offre un ventaglio ampio di buoni difensori,per la maggior parte provenienti dal Galatasaray:lo sgraziato ma efficace Servet Cetin,una sorta di stoico pirata dei tempi moderni;il lungo Gokhan Zan,giovane centrale del Besiktas;i due Emre compagni nel Cim-Bom(Asik e Gungor).
Gli esterni vivranno sulla vivacità e sulla propulsioni offensive di gente come Ugur Boral(anche centrocampista incursore di destra nel 4-4-2),Sabri Sarioglu(riciclabile come difensore di fascia destra,anche se con propensioni decisamente offensive),Hakan Balta,serio terzino di fascia sinistra,Gokhan Gonul,non sempre titolare nel Fenerbahce e il giovane Ibrahim Kas passato in estate al Getafe.
Il centrocampo si presenta con due uomini a protezione della "terza linea";duttili,lucidi e validi qualitativamente e quantitativamente rispondono ai nomi di Mehmet(Marco)Aurelio e Mehmet Topal.Un ruolo che potrebbe ricoprire pure Emre Belozoglu,tornato in patria dopo l'altalenante esperienza al Newcastle o all'occorrenza(come agli europei)anche Tuncay Sanli.Gli interni offensivi come Halil Altintop(non convocato per euro 2008)o Yildiray Basturk(idem come sopra),potrebbero trarre nuova linfa ed ausilio dalle convocazioni del gioiellino del Borussia Dortmund,Nuri Sahin oppure dalla "scelta calcistica" dell'altro oggetto prezioso Mesut Ozil,ancora indeciso se optare per la Germania o per la terra dei propri genitori.
Gli esterni hanno nomi di tutto rispetto:Hamit Altintop(fratello di Halil)ha disputato un europeo da 10 in pagella.Un multiruolo(come nei canoni della Turchia presentata da Terim)di grande classe con la dinamite nei piedi.Kazim-Richards,oriundo anglo-turco-giamaicano può fornire alternative,sebbene discontinuo e dalle giocate spesso rallentate,benché anche imprevedibili.Il peperino Arda Turan,motorino impetuoso e infaticabile del Galatasaray a sinistra(ma anche a destra)saranno i principali rifornimenti per la batteria offensiva.Un' artiglieria di assaltatori con il coltello tra i denti caratterizzata dalla continua mobilità e dal talento del duo Nihat Kahveci e Semih Senturk,puntuali mattatori dell'ultimo minuto dell'europeo turco,vissuto pericolosamente sul filo della continua spada di damocle dell'eliminazione.
Gokdeniz Karadeniz,Mevlut Erdinc,Fath Tekke,Gokhan Unal e forse Umit Karan(se Terim deciderà di reimpostarlo in chiave nazionale),arricchiscono le opzioni offensive.
Gli ultimi europei hanno riallacciato i fili,un pò allentatisi in seguito all'exploit del terzo posto mondiale nel 2002.I progressi continui delle rappresentative giovanili,la possibilità di sfruttare l'effetto nostalgia per qualche turco nato e formatosi calcisticamente in altri stati,ma che opta per la selezione della mezzaluna,i continui e massicci innesti di capitali nei club più importanti del paese,permettendo una crescita della qualità del torneo locale,lasciano intendere che il regno dell'Imperatore Terim sia sufficientemente saldo,tanto da guardare con moderata fiducia alla sfida di ritrovarsi senza troppi affanni tra meno di due anni in Sudafrica...Magari per estendere il proprio regno...!


BELGIO:il 2006 ha rappresentato uno dei punti più bassi toccati dal movimento belga che,abituato a qualificarsi alle fasi finali dei mondiali ininterrottamente dal 1982 per 6 edizioni consecutive,ha visto fallire miseramente i propri
obiettivi ,arenandosi negli scogli delle qualificazioni(quarto posto finale nel girone vinto dalla Serbia sulla Spagna), date in mano ad Anthuenis.
Cambio in sella quindi, e spazio a Vandereycken;ma la rappresentativa di un paese nel quale le divisioni socio-politiche tra fiamminghi e valloni si rispecchiavano perfettamente nei risultati della selezione,mancava la qualificazione anche agli ultimi europei,finendo mestamente al quinto posto il proprio girone e toccando il punto più basso mai raggiunto nella storia del Ranking Fifa:il 71 posto nel giugno 2007.
Tutto ciò nonostante la selezione giovanile under 21,proprio nel giugno dello stesso anno sfiorava la finale agli europei di categoria(sconfitta per 2-0 dalla Serbia) disputatisi in Olanda.Manifestazione nella quale si mettevano in luce diversi giovani talenti,che sarebbero entrati poi in pianta stabile nella nazionale maggiore.
Mirallas,Fellaini,Pocognoli,Verthongen,Witsel,Defour,Vanden Borre,
De Mul,Lombaerts,Haroun,Martens e De Smet per citare i migliori esponenti
della nuova generazione e alla quale vanno aggiunti gli "assenti"
di quell'edizione: Kompany e Dembelè.
Una squadra capace di completare un ciclo e arrivare in semifinale alle Olimpiadi pechinesi.
L'ex giocatore del Genoa dei primi anni '80 è già ripartito con una certezza nel suo nuovo incarico di provare a traghettare i diavoli rossi a Sudafrica 2010.
Il pareggio ottenuto al Sukru Saracoglu il 10 settembre,che ha fatto seguito alla vittoria striminzita contro la modesta Estonia.
Anzi per onor del vero,le certezze sono due.Perché, oltre al talentuoso gruppo di giovani, il tecnico fiammingo può ancora contare su un bomber di razza,il trentenne Wesley Sonck,pronto a timbrare il cartellino già tre volte in due gare.
Altri veterani di sicuro affidamento,per tentare un'improbabile,ma non impossibile accesso ai Play-Off,saranno i vari Van Buyten,Simons,Mudingayi,Huysegems,Hoefkens,Pieroni ed il "vecchietto" Bart Goor,ala un pò "spennata" che entusiasmò per diverso tempo i tifosi dell'Hertha.
Sognare i Play-Off non può e non deve restare solo il sogno proiettato dall'onda lunga positiva degli ultimi risultati della selezione under 21 sia agli europei che alle olimpiadi,ma deve essere il punto cui deve ambire una nazione che ha fatto buona parte della storia della tattica del calcio moderno a cavallo degli anni '70-'80 e che ha fatto conoscere a tutto il mondo le famose sagome dei "diavoli rossi",che tanto timore incutevano negli avversari.
Recuperare un Belgio ad alti livelli non è solo un diritto...E' un dovere!


BOSNIA:facente parte prima del "Regno di Jugoslavia",poi della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia e ottenuta l'indipendenza politica e conseguentemente sportiva,ha disputato il primo match ufficiale,sotto la propria bandiera,nel 1995.
Il talento bosniaco nella Jugoslavia era riconosciuto come il più fervido e spumeggiante.Safet Susic,l'emblema della classe allo stato puro;un giocatore-giocoliere,che farebbe impallidire tuttora i più quotati numeri 10 odierni.Per chi ha avuto il piacere di vederlo giocare(io sono tra i fortunati),rappresentava una delizia per gli occhi,un "unicum" nel genere dei fantasisti.
Blaz Sliskovic,i gemelli Vujovic,Mehmed Bazdarevic,Semir Tuce,Haris Skoro,Mirsad Baljic,Elvir Baljic,Boro Primorac,Elvir Bolic,Faruk Hadzibegic,Vahid Halilhodzic,Josip Katalinski,Meho Kodro,Enver Maric sono solo alcuni dei migliori giocatori bosniaci del recente(e non solo)passato.
Uno dei migliori artisti del calcio mondiale dell'era moderna è bosniaco,anche se nato in Svezia:Zlatan Ibrahimovic(che chiese a gran voce di poter giocare per la nazionale d'origine dei genitori,ma fu giustamente stoppato dalle regole Uefa,in quanto aveva già indossato la casacca gialloblu della Svezia).Kuzmanovic,il serbo della Fiorentina nato in Svizzera,è anch'esso di origine bosniaca,così come il croato Corluka,il croato ex Parma Mario Stanic,il centrale,sempre croato dell'Hertha Josip Simunic.
I calciatori della nazionale bosniaca attuale,ripercorrono a grandi linee i talentuosi trascorsi dei loro predecessori,e quindi le nuove leve come i Pjanic,Misimovic,Salihovic,Dzeko,Ibisevic, si sposano coi più attempati Papac,Spahic,Bajramovic,Rahimic:il tutto miscelato nelle mani di Miro(Ciro)Blazevic(anch'esso di origine bosniaca),ex santone della Croazia di qualche stagione fa,ora tenente le redini dello stato tri-religioso,"pancia" della Jugoslavia che fu(sigh!).
Dopo aver sfiorato d'un soffio la qualificazione a Portogallo 2004,avendo gettato al vento al qualificazione nell'ultima gara interna con la Danimarca pareggiata 1-1,ed aver ben figurato nelle qualificazioni per i mondiali del 2006(terza dietro Serbia-Montenegro e Spagna),ci si aspettava un passo decisivo nel torneo che portava ad euro 2008,ma il quarto posto finale,aggravato da un distacco siderale dai primi tre posti, aveva raffreddato bruscamente i propositi e le ambizioni dei balcanici.
Muzurovic al posto di Sliskovic non era riuscito nell'impresa di cambiare l'inerzia della squadra.
Blazevic invece ha iniziato il nuovo cammino lasciando intendere agli avversari del girone che la musica è tornata quella di qualche stagione orsono e riallacciando il filo con la competitività alle alte sfere che aveva caratterizzato il quadriennio 2002-2006.Perdendo di misura in trasferta dai vigenti campioni continentali e strapazzando con un perentorio 7-0 l'Estonia,un punteggio inusuale per i baltici,i bosniaci hanno immediatamente e sonoramente fatto sentire la loro voce.L'impressione che il buon "Ciro" possa condurre in porto il progetto di una prima storica entrata in una fase finale(da stato indipendente) del paese europeo più martoriato da una guerra dei tempi moderni,è suffragata dal fatto di possedere un gruppo di giovani talenti che racchiude dentro di sè i cromosomi di una scuola,quella jugoslava in genere,cui gli esperti di calcio internazionale, gratificandola giustamente,usavano caratterizzare i loro interpreti,affibiandogli il nome di "brasiliani d'Europa".
E per chi come me, nei primi anni '80 è vissuto a pane e Telecapodistria,è più facile comprenderne il perchè...!


ARMENIA:il piccolo stato sud caucasico,grosso una volta e mezza la Sardegna,con poco più di 3.200.000 abitanti,schiacciato tra il Mar Nero e il Caspio, quasi a forma di pesce proiettato in tuffo verso occidente,come a voler sfuggire dalle turbolenze della regione,tra i drammi del Kurdistan,della Georgia,e le impennate del governo iraniano,calcisticamente,non ha mai goduto di luce propria sotto il giogo sovietico.L'unica compagine di club che aveva voce in capitolo era l'Ararat Jerevan,ma la...montagna del calcio sovietico da scalare,era troppo ardua,nonostante gli exploit degli anni '70,con il picco massimo raggiunto,quel titolo del '73.Ora purtroppo dell'Ararat si sono perse le tracce,finendo inghiottito nel grigiore del campionato interno,dove funge da troppi anni da comprimario.
Per evitare di smentire il passato,sia quello ai tempi dell'Urss,che quello ultimo da stato indipendente,la nazionale allenata dal danese Poulsen ha già garantito 6 punti(come da copione) alle due favorite del girone.0-2 a Jerevan con la Turchia e 0-4 ad Albacete contro le furie rosse.
Berezovsky portiere di lunga reggenza,Arakelyan il difensore con maggior prospettive,i veri "gioielli" a disposizione del coraggioso danese rispondono ai nomi dei gemelli Karamyan(Artavazd e Arman),finalmente riunitisi dopo lungo peregrinare in Romania,dopo gli inizi al Rapid Bucarest,sotto i colori viola dell'ex Poli Timisoara,ora costretta a cambiar nome in FC Timisoara in seguito ad una lunga diatriba giuridica scatenata dall'uomo d'affari veneto Claudio Zambon.
Manucharyan,21enne stellina dell'Ajax(che però coi lancieri non si vede neanche col binocolo)dovrebbe essere il terzo perno su cui costruire il reparto d'attacco,comunque fragile, e solo di qualche spessore in più riguardo al resto della struttura.
Scappare alla sorte dell'ultimo posto nel girone,vista la concomitanza della presenza dell'Estonia,potrebbe non essere solo un'ipotesi, in quella che ha tutta l'aria di essere la classica..."guerra tra poveri"...!


ESTONIA:propaggine nord occidentale dell'ex Urss,stato baltico fratello gemello dei vicini finlandesi,il milione e trecentomila persone che lo popolano,poco vive delle imprese calcistiche dei loro club e della nazionale dalla sgargiante divisa blu.L'obiettivo minimo(e massimo allo stesso tempo)alla partenza è sempre quello di bypassare il frustrante ultimo posto,che da sempre(dall'indipendenza)
accompagna gli incubi del movimento calcistico estone.
Poom e Oper sono i recenti idoli dei ragazzini di Tallin e dintorni.Gente che ha fatto vedere all'Europa intera che anche nel piccolo e freddo stato baltico si pratica il gioco del pallone.Però,per ciò che riguarda l'Estonia, ricordo ancora con emozione i primi anni '90,quando il gruppo estone si affacciava timidamente sulla scena europea con la sua nazionale,ed il suo terzino sinistro Risto Kallaste,vero "circense" del gruppo, effettuava le lunghissime rimesse laterali imprimendo al pallone una gittata violenta grazie ad una giravolta poco prima della linea laterale.Una cosa sbalorditiva che da sola valeva il prezzo del biglietto e guadagnava automaticamente la simpatia verso questa giovane nazionale venuta dal freddo...!



PROBABILE CLASSIFICA FINALE
(a lato le percentuali di qualificazione diretta o mediante il secondo posto.
Si precisa che le percentuali potrebbero subire alcune variazioni dovute al fatto che sono state giocate alcune gare)

1.SPAGNA (70%)
2.TURCHIA (50%)
3.BOSNIA (40%)
4.BELGIO (35%)

5.ARMENIA (0%)
6.ESTONIA (0%)




5 commenti:

Giovanni Mastronardo ha detto...

bhe vojvoda perfetto come sempre.bellissimo post al quale non c'è quasi nulla da aggiungere.
bhe sicuramente la bosnia e il belgio potrebbero rappresentare sorprese...nel caso in cui le due "grandi" dovesseo commettere errori non so proprio chi fra il belgio e la bosnia possa avere piu chance.direi che sono alla pari...entrambe le squadre hanno una generazione di giovani talenti tutti ,o quasi,già affermati.non so proprio chi possa essere la vera rivelazione.
non so non lo hai messo per una dimenticanza oppure perchè non credi rientri in questa avventura per la giovanissima età,ma nel belgio aggiungerei heden hazard.
tu che ne pensi???

per uanto riguarda le altre peso anchio che l'estonia sia una comprimaria al pari dell'armenia...dove non capisco come l'ex capocannoniere del campionato armeno Manucharyan non sia mai riuscito ad imporsi.io lo vidi qualche volta giocare e non era malvagio.
ma penso che ora a 21 anni dovrebbe darsi una mossa.

Vojvoda ha detto...

Ciao Giovanni e grazie per partecipare al mio blog e postare commenti.Grazie anche per i complimenti.
Beh,Hazard lo conosco:ha debuttato col Lilla l'anno scorso,ma a 17 anni credo sia ancora un...azzardo pensare che possa districarsi compiutamnete tra le insidie di questo girone.
E'un prospetto di grande talento per l'immediato futuro.Lo vedremo all'opera ai prossimi europei under 19,ma non è ancora atto al grande livello.
Comunque questo è un girone di alto livello,nel quale 4 squadre hanno le carte in regola per andare in Sudafrica.
L'Armenia,pur avendo una popolazione di 3 milioni e passa di abitanti,produce davvero poco e Manucharyan è l'ennesimo giovane iper-valutato del paese caucasico.
Ciao;-)

Vojvoda ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
The Chosen One ha detto...

Concordo pienamente sulla tua descrizione di Spagna e Belgio, ma credo sia un'utopia riportare il Belgio e più in generale il calcio belga ai fasti di fine anni 70 e anni 80. Con squadre di club che erano in grando di stupire l'Europa come Anderlecht e Malines del fenomenale Preud'Homme.
Invece sono piacevolmente sbalordinato e ammirato per la tua conoscenza del calcio armeno ed estone.

Vojvoda ha detto...

Riportarlo a quei livelli è molto difficile e non praticabile in tempi brevi.In ogni caso la squadra di Vandereycken proverà a giocarsi le proprie carte già da questo girone di qualificazione.Non credo sia un'utopia strappare i Play-Off.
Ciao;-)