lunedì 19 gennaio 2009

SHEIH...KAKA' 
IL MANSOUR...CITY,
IL MAGO DI ARCORE  
E LA STORIA FA
(O FARA')...KAKA'!!!




Una vicenda costellata da ipocrisie, invidie, falsità, discredito, retroscena e sconvolgimenti con tanto di colpi di scena alla quale proverò a fornire una lettura personale.





Il Diavolo fa le pentole,ma qualche volta si dimentica di fare anche i coperchi,come recita il vecchio adagio.
Il questo caso il Diavolo vero,non l'emblema della società di appartenenza di Kakà,si è dimenticato di fornire un adeguato tappo alla pioggia di sterline che pioveva sulla pentola di Via Turati e che impedisse che colate di lava incandescente(rappresentata dalla massa inferocita del popolo milanista e dei media italiani) fuoriuscissero dalla pignatta infuocata dei rossoneri.
Alla fine ha prevalso la furia dei tifosi,la primaria questione politica e la resistenza(spontanea?) del calciatore in attesa del "botto" estivo proveniente dalla "Casa Blanca". 
In questi giorni tuttavia,da quando la vicenda è esplosa, mi è capitato di leggere e soprattutto ascoltare una carrellata spropositata di scemenze ed una serie di attacchi all'arma bianca,per lo più disperati e colmi di frustrazione ed impotenza verso il glorioso club inglese del Manchester City,fondato nel 1880 tanto per onor di informazione,reo di essere presieduto da un potentato arabo,emanazione del demonio, è con esso compartecipe dell'affronto del secolo al castello di Don Rodrigo,il quale,detto onestamente, avrebbe volentieri accettato di rinunciare alla sua Lucia in cambio di cotanta pioggia d'oro.
Tifoseria,stampa,dirigenti,televisioni tematiche e tutto l'onore del calcio italiano erano in ballo tremolanti e sbigottiti all'idea che una squadra che occupava (sino a settimana scorsa) il 15esimo posto nel rispettivo campionato, potesse insidiare la stella delle stelle (una delle poche rimaste) del torneo dello "stivale" e attendevano che dal castello uscisse una sola e laconica frase:
"Or bene,questo matrimonio non s'ha da fare,né domani,né mai...!"
Invece...,invece pareva proprio che si sarebbe celebrato,con o senza il consenso della sposa,perchè il demonio impersonificato dal General Manager mancuniano Garry Cook, era giunto ieri sera (in compagnia di tre avvocati rappresentanti la società e due altri alti dirigenti) nella capitale lombarda con un bel pugno di dollari,pronti all'uso e scintillanti;danaro sia per Don Rodrigo ed i suoi bravi, che per il bravo Kakà.
Inviperiti giustamente(nei loro panni nulla da eccepire),i ferventi seguaci milanisti invocavano al tradimento della società,riscattando dai peccati Riccardino che amor eterno aveva giurato alla causa milanista,incastrato tra la bava alla bocca del "bravo" Zio Fester,dalla rassegnazione economicamente inappuntabile del Don Silvio e dalle succulente bramosie monetarie del padre-padrone del ragazzino,l'Ingegnere Civile Sig. Bosco Leite, grande manovratore del nostro eroe.
I tifosi,che vogliono il bene proprio e della squadra per cui tifano,ragionano col cuore,ma il cuore si sà,spesso ha un limite invalicabile:la ragione.
Soprattutto quando la ragione ha la forma di una moltitudine di bei bigliettoni verdi che tanto fanno la felicità in questo mondo.
Ma quando la notte si avvicina e rischia di portare consiglio...al Presidente,ecco che lo stesso ricorda che è la ragione(quella politica)a dover prevalere e siccome in giro per l'Italia ci sono circa 7-8 milioni di votanti dal cuore colorato di rosso e nero,fa cadere questa manfrina portata così agli estremi ad arte e proprio quando tutti gli spacci di stampa indicano che la firma è imminente e facendo una retromarcia inattesa per gli emissari inglesi,il Cavaliere afferma a gran voce che il verdeoro rimarrà col Diavolo(...quello rossonero,beninteso).
Kakà,con il rosario in una mano ed il calendario delle elezioni presidenziali del Madrid nell'altra,ha da poco esternato il proprio "NO" agli emiri,divenendo il "Giggirivva" del nuovo millennio con buona pace della poltrona del nostro Silvio.  
Mi preme però sottolineare diversi aspetti della storia che mi lasciano alquanto basito.
Premesso che la cifra(secondo fonti ufficiali del club inglese) decisamente esorbitante,91 mln di sterline(100 mln di euro)non autorizza a nessun investimento su di un calciatore(sia pure il Messi...a...!), mi viene da chiedere cosa possa aver spinto, nei giorni precedenti il "grande NIET", così tanta gente dell'italico pensiero a proferire sciocchezze in serie industriale.
Mi spiego:se la famiglia dello Sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan della dinastia reale di Abu Dhabi,tramite la delegazione spedita a Milano,porta con se un aereo pieno di valuta fresca e si presenta a Galliani e soci offrendo questa immensa fortuna ed in cambio come contropartita chiede il brillante più prezioso della collezione,non comprendo bene che illecito stia mai compiendo,visto che in tutto il pianeta vige la legge della domanda-offerta.
Non punta la pistola sulle tempie lucide di Gallianik,non minaccia ritorsioni sottoforma di bombardamenti su San Siro,né di far dirottare uno dei tanti velivoli della loro immensa flotta sui campi di Milanello durante una sessione di allenamento della truppa di Ancelotti.
Questa famiglia araba ha i soldi e va a fare la spesa nei più lussuosi club(calcistici) del mondo,o almeno tenta di farla,scontrandosi con le difficoltà di tutte queste complesse operazioni.
D'altra parte, quando Van Basten fu strappato all'Ajax, Savicevic alla Stella Rossa o Shevchenko alla Dinamo Kiev (tre top team nei loro rispettivi tornei),
nonostante la spesa era di ben altre dimensioni,non credo che non si scavasse una lacerazione profonda nelle ambizioni di quelle squadre e dei loro rispettivi tifosi.
Il Presidente Berlusconi,quando prese le redini del Milan e lo fece diventare quello che oggi è,staccò diversi assegni in giro per l'Europa ed il mondo intero.
La famiglia degli Emirati proprietaria del Manchester City ha più volte ribadito che vuole fare della seconda squadra di Manchester la compagine più forte e vincente del mondo nel giro di 3-4 stagioni e le ambizioni sportive andranno forzatamente assecondate dagli esborsi economici che gli arabi hanno già messo in atto dall'agosto scorso(Robinho,Jo,Zabaleta,Wright-Phillips,Kompany e l'accoppiata Bridge-Bellamy in questa sessione invernale).
Qui in Italia invece,vedendo scappare da sotto il naso la stella più luccicante di un torneo sempre più povero,si lanciano strali all'indirizzo dei Citizens,facendola passare per una squadra senza storia e pedigree,senza nomi e screditandola quasi fosse un Wycombe Wanderers od uno Salisbury City qualunque(tutto il mio rispetto,naturalmente).
Comparare la bacheca nazionale e soprattutto internazionale delle due squadre (Milan e City ovviamente) fa letteralmente rabbrividire,ma il provincialismo italiano dovrebbe riflettere e far buon uso della memoria per ricordare le frequenti e copiose razzie compiute da compagini di secondo livello del panorama nazionale nei mercati internazionali a cavallo del periodo d'oro,tra la metà degli anni '80 e la metà dei seguenti anni '90.
Facendo qualche esemplificazione relativa ai primi anni '80,quando iniziò il vero boom degli stranieri a 5 stelle,si ricorda che Maradona giungeva da una blasonata d'Europa come il Barcellona,per sposare il progetto di un Napoli che era alle soglie della serie B.
Arrivarono Junior al Torino,Socrates alla Fiorentina,Elkjaer e Briegel al Verona,Laudrup alla Lazio,addirittura Zico all'Udinese e se Falcao prima e Cerezo poi giungevano in una squadra che si batteva costantemente per il titolo come la Roma e Rummenigge lasciava il Bayern per una corazzata come l'Inter,Platini arrivò più in sordina senza suscitare il clamore degli altri,persino all'ombra di Boniek(un grande comunque).
Zidane nel 2001 lasciò la Juventus per una cifra esorbitante,nonostante il suo talento incomparabile,ma si fa notare che approdò alla "grandissima" per eccellenza,mentre la pecca incaccellabile del Manchester City è il fatto di essere(ed esser stata) un'entità modesta?!?.
La squadra attualmente degli sceicchi,ma di fatto è appartenente a tutto il caloroso popolo "Citizens",dotata di un seguito massiccio ed uno stadio accogliente e sempre zeppo,sostenuta da un pubblico a fianco anche nei momenti più bui della società come quando nel 1996 finì mestamente nel terzo livello del calcio inglese,la division one; amore che va aldilà dei risultati e della categoria nella quale la propria squadra è impegnata,come nei più classici canoni britannici(altre latitudini...!) e sostenuta anche dal famoso gruppo musicale degli "Oasis",che tempo fa ne voleva ereditare lo scettro del comando,
comprandosi la squadra e le sorti della stessa quando non navigava certo in 
queste tranquille acque del..."golfo".
Il Manchester City,aldilà delle fandonie che si odono in fantomatiche emissioni televisive o in giornali faziosi e disinformati(volutamente in questo caso specifico), è una squadra che anche e solamente con l'attuale rosa di calciatori nel proprio organico, sarebbe da considerare di livello medio-alto e se la storia parla chiaramente a favore del Milan, nei " roster " dell'attuale stagione non si notano differenze di valore nelle due compagini se provassimo a raffrontarle con oggettività.
La posizione di classifica del City è dettata in primis dal maggiore valore del proprio torneo,in secondo luogo da una conduzione tecnica piuttosto discutibile(vero Mr Hughes???),in terza istanza dall'afflusso continuo 
di nuovi (e validi) elementi che non hanno trovato ancora il collante giusto per favorirne l'amalgama.
Scorrendo la lista del Manchester City, oltre al rinomatissimo super-campione Robinho, pagato quest'estate una fortuna(42 mln di euro) al Real Madrid,elemento base dell'attacco della nazionale brasiliana (insieme e forse più di Kakà), vi sono i nomi di altri due nazionali brasiliani solitamente titolari nelle ultime uscite della selezione di Dunga:Elano e Jo,entrambi venuti dal freddo dell'est (il primo un anno fa,il secondo quest'estate).
La colonia sudamericana quest'anno si è rimpolpata con il terzino destro Zabaleta,nel giro dell'Albiceleste.
A centrocampo gli innesti estivi più importanti sono stati quelli del ricercatissimo belga Kompany,prelevato dagli anseatici ell'Amburgo e soprattutto dal cavallo di ritorno,quello Shaun Wright-Phillips,sottostimato al Chelsea,ma ottimo e velocissimo incursore dai piedi vellutati con diverse apparizioni in nazionale e molto apprezzato da Capello.
Se il gemello di Inler nella nazionale svizzera,Gelson Fernandes, deve ancora mostrare tutto il suo potenziale,la coppia bulgara attualemente in infermeria è una certezza;si parla di Bojinov(ben conosciuto ed apprezzato nel Bel Paese) e Martin Petrov,un'ala che fa girare la testa a quasi tutte le difese che affronta.
Da poco sbarcato al City of Manchester Stadium,il costosissimo (17,4 mln di euro,un'inezia nei confronti di quanto si sarebbe investito per Kakà) terzino sinistro della nazionale di Capello ed ex Blues,Wayne Bridge, è un altro tassello di lusso.
Micah Richards,giovane difensore centrale,dai più ritenuto uno dei futuri pilastri dei Leoni d'Inghilterra, il trottolino irlandese Ireland, la giovale e talentuosa punta Sturridge, il portierino Hart, oltre ai veterani e ben conosciuti Vassell e Benjani Mwaruwari, completano una lista di sedici elementi di ottimo o buon livello(tralasciando Caicedo,il vecchietto Hamann,l'israeliano Ben Haim ed il giovane Evans per esempio).
Giusto poche ore fa si è poi concluso l'acquisto della guizzante punta gallese
Craig Bellamy,arrivata dal West Ham per una cifra vicina ai 16 mln di euro.
Ebbene: vi pare una formazione scarsa, debole, povera di talento come è stata dipinta dalla massa giornalistico-televisiva d'Italia?
Kakà,qualora fosse arrivato,sarebbe andato ad inserirsi in un undici che ha già cominciato a gettare le basi per divenire una grande della Premier,dell'Europa e che completerà l'opera di rafforzamento nella sessione estiva 2009.
Tutte le invettive gettate sulla città di Manchester, definita pessima (non sò però cosa pensano i giocatori dello United) o sulla presunta mancanza d'affetto della gente (non è certo una peculiarità del pubblico britannico quella di far mancare l'affetto ai propri beniamini, sia che si vinca sia che si perda), tutto il fango scagliato sulla Premier o sui presunti bilanci in " rosso " delle sue partecipanti (strano però che gli investitori esteri aumentino di volta in volta), dimenticando l'ascesa-discesa che fecero squadre medie (proprio come viene definito il City) capitanate da grandi magnati dell'industria alimentare italiana,come il Parma dei Tanzi e la Lazio di Cragnotti, che dopo aver depauperato le altre squadre dei loro talenti, arricchendo le proprie, sono stati pizzicati con le mani nel sacco, costretti al fallimento e al pubblico ludibrio.
Ascoltare l'intervento di un rinomato agente Fifa che spara sentenze su Robinho (definito un giocatore di seconda fascia.....!!!!...Forse si riferiva al comportamento...),ammonendo tutti dicendo che il City non attrarrà i fenomeni del calcio internazionale perchè le cosiddette "grandi europee" sono sempre le stesse ed in Europa non si inventa nulla(bell'esempio di analisi calcistica, conoscenza della materia, gratitudine e lungimiranza per uno che col calcio internazionale ci fa affari e ci mangia), è roba da lasciare davvero di stucco.
Diciamo che il discredito che tutta questa faccenda, se fosse andata in porto, 
avrebbe gettato sul movimento calcistico della penisola, sarebbe stato un peso 
decisamente e difficilmente sostenibile e lo smacco troppo grosso
da poter assorbire.
"Kakà su una Minardi" ,come ha sentenziato un "innominabile", che da quando è alla guida di una famosa squadra di Championship, non ha fatto altro che aumentare i prezzi dei biglietti,senza incrementarne il livello tecnico, è una "boutade" tipica della settimana di passione trascorsa nell'asse Manchester-Milano(e per estensione Italia),Madrid, ma in ogni caso il Manchester City, che non ha certo la rosa dei cugini cittadini,ma nemmeno quella dello Stoke City, da qualche parte dovrà pur iniziare per far arrivare altri grandi giocatori nel proprio giardino.
Per ora ha attirato solo dardi infuocati di odio dettato da invidia e frustrazione, e l'asse Milano-Madrid ha prevalso su tutto il resto. 
La... storia farà...Kakà...(come scrivo nel titolo),nel senso che ci dirà quale sarà il futuro dell'asso brasiliano e ci racconterà se ha perso il treno giusto al momento giusto,oppure rimanere in rossonero a vita(anche dopo l'estate) sarà  la scelta azzeccata ovvero sposerà il progetto estivo proveniente da Madrid, ma ricordiamoci che la Premier (per chi la ama come me), non ha bisogno di presunte stelle viziate e indotte a venirci forzatamente,vedi Robson de Souza, detto Robinho, pronte ad atteggiamenti fanciulleschi pur facendo la vita dei nababbi,ma piuttusto di gente che ha voglia di assaporare quel clima speciale,quell'amore per i colori per cui si gioca,quell'incantesimo negli stadi,quello spettacolo sublime del "British Football",gente che ha voglia di cimentarsi con un campionato così impegnativo,appassionante e prestigioso con il piglio umile, ma deciso ad investirsi di tale onore nel pieno della propria consapevolezza.
Chi ama il calcio inglese amava quel Wimbledon scalcinato del sanguinario Vinnie Jones e della sua "...banda di pazzi..." e non ha necessità di avere grandi figure, quali Robinho ad esempio, per le quali indossare la maglia dello storico Manchester City sembra essere più un fastidio largamente remunerato, che un desiderio-opportunità di assaggiare il tipico ed inconfondibile profumo del calcio inglese...di qualsiasi categoria...!  


giovedì 1 gennaio 2009


L'ALFABETO DEL 2008

Un anno è già entrato nei ricordi,riposto in un cassetto,nel dimenticatoio del tempo e quando ne è appena nato uno nuovo proviamo a gettare l'ultimo sguardo d'addio a quello trascorso, ripercorrendo "alfabeticamente" i momenti più salienti del calcio internazionale dei  365 giorni del 2008.



A come ARGENTINA:l'albiceleste che non tradisce mai quando si tratta di calcio giovanile ha bissato il successo di 4 anni prima ad Atene cogliendo l'alloro più pregiato in quel di Beijing.
Messi,Aguero,Lavezzi,Di Maria,Banega,Gago,Mascherano, 
corroborati dall'esperienza di Riquelme,nonostante qualche balbettìo hanno mantenuto il loro status di favoriti,permettendo al paese di fregiarsi nuovamente di un titolo internazionale a livello di rappresentative giovanili.

B come BARCELLONA:da tempo immemore non si vedeva giocare per tanto tempo consecutivo una squadra così a memoria,con sincronismi praticamente perfetti e una capacità di macinare avversari come fossero semplici sparring partner.
Dopo il deludente finale della scorsa stagione di Liga,passata sotto la guida del neofita Guardiola, la squadra catalana si candida autorevolmente a favorita non solamente per la competizione interna,nella quale possiede già un ampio distacco,ma anche per la più succulenta Champions League.

C come CEVALLOS:il portiere ecuadoreno pur senza possedere doti sovrumane, a 37 anni ha offerto un largo contributo alla LDU permettondole di ottenere il più prestigioso trofeo della propria storia, issandosi in vetta alla Copa Libertadiores.
Istrionico personaggio,tipico simulatore sudamericano,arciconosciuto per le sue proverbiali sceneggiate e perdite di tempo quando la propria squadra ha il vantaggio del risultato,ha il record di ammonizioni per gioco antisportivo di tutto il continente sudamericano.

D come DIFESA:è ciò che ha consentito l'incredibile cammino dei Galsgow Rangers nella scorsa edizione di Coppa Uefa.Sempre o quasi assediati dagli avversari, grazie alle ripartenze,una solida linea difensiva e una grossa dose di buona sorte, le truppe di Walter Smith hanno sperato sino alla finale di Manchester di alzare la Coppa.
Fustigati nei loro insani intenti proprio negli ultimi 100 metri dalla classe di Arshavin e soci.

E come EUROPEO:edizione indimenticabile della massima rassegna continentale per nazioni,quella del 2008 è stata all'insegna del bel gioco,delle grandi emozioni e della partecipazione del pubblico.
Da anni non si vedeva un torneo di così alto livello e vincere la competizione in maniera così ineccepibile da parte della squadra migliore:la Spagna.

F come FALLIMENTO:quello del Saragozza stagione 2007-08.
Un roster che comprendeva gente del calibro di 
Aimar,Diego Milito,D'Alessandro,Sergio Garcia,Ricardo Oliveira,
Diogo,Luccin,Ayala,Zapater,Matuzalem e Oscar 
è riuscito a fallire miseramente ritrovandosi nelle secche della Liga per poi essere inghiottito definitivamente e subire l'onta della retrocessione.
L'avvicendamento di divrse guide tecniche ha solo proseguito l'agonia della scorsa nefasta stagione.

G come GENIO:genio come Messi...!
Attualmente il calciatore più decisivo dell'intero pianeta è in grado(unico nel globo calcistico attuale)di cambiare le sorti di una gara anche da solo.
La "pulga" è,nelle giornate di grazia(molte),più decisivo di quanto lo fosse Maradona ai tempi d'oro.
Ora aspetta la definitiva consacrazione con ottenimento del Pallone d'Oro.

H come HOFFENHEIM:la matricola germanica che sta stupendo il mondo ha tutti i mezzi tecnici e finanziari per coronare la più bella favola del calcio europeo degli ultimi periodi.
Dopo la promozione,la vetta nella Bundesliga ed un gioco spumeggiante e redditizio che la candidano autorevolmente a candidata al successo finale.
In bocca al lupo!

I come INTERNACIONAL:la squadra di Porto Alegre che negli ultimi tre anni ha vinto una Copa Libertadores,una Coppa del mondo Interclub ed una Recopa Sudamericana,si è aggiudicata la Copa Sudamericana in una tesissima finale coi meritori argentini dell'Estudiantes.

J come JUAN ROMAN RIQUELME:l'asso del Boca è riuscito a completare una stagione molto buona a livello individuale con il titolo Apertura 2008 nel trinagolare finale da brividi disputato ad Avellaneda.
Spesso decisivo,autore di innumerevoli perle,rimane il più grande campione presente nel campionato argentino. 

K come KEIRRISON:la punta del Coritiba contesa da tutto il Brasile e da mezza Europa è fresca di prestito al Palmeiras.
E' stato il Top Scorer nel Brasileirao appena conclusosi e a 20 anni appena compiuti rappresenta uno dei maggiori talenti del calcio mondiale.
Sentiremo presto parlare di lui in una squadra di grossa taglia del calcio europeo.

L come LIONE: divenuto per la settima consecutiva volta campione di Francia,un record di eccellenza e regolarità,la squadra del presidente Jean-Michel Aulas si appresta a mantenere il dominio anche nella stagione in corso di svolgimento.
Sulle sponde del Rodano attendono però anche il "botto" europeo.

M come MOSCA:la metropoli russa sede della più bella ed affascinante finale della storia della Champions League e anche una delle più combattute ed emozionanti finali di tutti i tempi della storia del calcio ha consetito ai miliardi di spettatori di tutto il mondo di assaporare uno spettacolo calcistico unico, con l'aggiunta del thriller finale determinato dalla lotteria dei penalties.

N come NIHAT:l'attaccante del Villarreal che con il suo splendito tiro a giro sotto l'incrocio ha capovolto la gara con la repubblica Ceca consentendo ai turchi e a noi tutti di vivere una delle pagine più belle mai scritte nella storia degli europei.
Queste rimonte nei finali di gara e la combattività infusa dagli uomini di Terim sono state il sale della competizione alpina.
Nihat Kahveci comprende idealmente un pò tutti gli interpreti di quella pazza selezione.
Dal comandante-imperatore Terim al tuttofare Tuncay,dal genietto Arda al solido Mehmet Aurelio,dalla geometria di Mehmet Topal alla prestanza atletica dei vari Sevet Cetin,Gokhan Zan,Hakan Balta e al fiuto del gol di Semih Senturk,autore di quell'incredibile gol nel prolungamento dei supplementari nei quarti contro gli esterrefatti croati.

O come ORO:il colore del pallone vinto da Cristiano Ronaldo.
Il ragazzo di Madeira ha concluso una splendida stagione vincendo anche la Coppa Intercontinentale,conseguenza della finale di Mosca,dopo aver vinto la Premier ed esserne risultato il Top Scorer.
Un finale d'annata in sordina non offusca i meriti dei premi(anche il Fifa World Player)assegnatigli.

P come PREMIER LEAGUE:Un campionato che più che un campionato sembra essere una parata di stelle.Gare sempre emozionanti,giocate a tutta birra e una qualità che nessun torneo può permettersi al momento attuale.
Un torneo che ha fornito 3 semifinaliste su 4 nell'edizione della Champions e che ha mostrato tutto il suo valore nello spettacolo offerto da Chelsea e M.U. nella finale di maggio.
Giù il cappello,please!

Q come QUALITA':quella che ha permesso al San Paolo di fregiarsi del terzo titolo del Brasile in maniera consecutiva.Da 2005 sempre con almeno un trofeo in bacheca,la programmazione socetaria quasi in stile europeo e la qualità complessiva di tutto ciò che circonda questa entità,rendono il "Tricolor" la squadra sudamericana migliore e più vincente degli ultimi anni.

R come RUSSIA:la selezione di Hiddink,dopo una qualificazione burrascosa ed un avvio di europo piuttosto incerto ha sfoderato le armi del gioco e della qualità tecnica fino a giungere alle semifinali della manifestazione.
La perfetta gara contro i favoriti dell'Olanda è il fiore all'occhiello del torneo austro-svizzero.

S come SENNA:il miglior giocatore degli europei a mio avviso.
Una presenza totalizzante per la propria selezione e così ingombrante per gli avversari.Il principale artefice del dominio pressochè incontrastato delle Furie Rosse;l'anima di una compagine zeppa di talento.

T come TARTARI:come i neo campioni di Russia del Rubin Kazan.
Sorpresa delle sorprese in questo finale di 2008,hanno legittimato un titolo che sembrava solo una chimera ad inizio stagione.Adesso il Tatarstan attende i "mostri" della Champions League 2009-2010.

U come UEFA:la Coppa Uefa andrà nel dimenticatoio,visto che la nuova denominazione sarà Uefa Europa League e sarà riadattato il formato della competizione.
L'ennesima trasformazione dell'antica Coppa delle Fiere.

V come VAN GAAL:il maestro olandese sembra aver trovato l'alchimia giusta per permettere al club di Alkmaar di vincere il suo secondo titolo di Eredivisie di tutta la sua storia.
Dopo la sfortunatissima annata 2006-07 nella quale il club biancorosso fu beffato nel finale di tutte le competizioni,sotto la guida del saggio Louis sembra aver trovato la strada giusta per il successo.

W come WERDER:la squadra più pazza d'Europa.
In grado di regalare emozioni vivissime come delusioni cocenti ai propri tifosi,non ci si annoia mai vedendola giocare.
Protagonista della partita più scoppiettante tra tutti i tornei nazionali del vecchio continente.
Quel famoso 5-4 contro i brillanti neopromossi dell'Hoffenheim.Una gara che rimarrà nella storia della Bundesliga,e non solo!

X come XAVI:votato miglior giocatore degli ultimi Europei da tutti gli addetti ai lavori,il centrocampista Blaugrana ha disputato una stagione da incorniciare risultando anche l'ago della bilancia di questo scorcio di stagione eccezionale da parte degli uomini del presidente Laporta.
Il 2009 sarà ancora migliore? 

Y come YAHOO:come le grida di giubilo di migliaia di supporters che in questo 2008 hanno visto vincere i propri idoli.
Dagli argentini e dagli spagnoli che hanno visto trionfare le proprie nazionali,dai tifosi di Manchester United e Zenit che hanno visto la ripetuta supremazia dei loro club,agli hurra dei tifosi della LDU Quito a quelli dell'Internacional,da quelli del River ai rivali del Boca,dai tifosi del San Paolo a quelli del Lione che sono oramai abituati a scene di giubilo ad ogni fine maggio.
Dai tartari di Kazan ai transilvanici di Cluj,da Monaco di Baviera a Madrid sponda Real,da Milano dove si sono riabituati a gridare di gioia a Portsmouth dove hanno sollevato la Coppa d'Inghilterra.
E se ad Oporto quasi non festeggiano più tanta è l'abitudine,i tifosi dello Standard Liegi hanno avuto da che compiacersi in questo 2008,come ad Eindhoven,Pireo(anch'essi quasi sul punto di saturazione),Istanbul(sponda europea:Galatasaray)e via discorrendo...
Tante scene di giubilo in tutto il pianeta!
Auguri per il 2009 a tutti!

Z come ZENIT:la compagine di San Pietroburgo dopo la splendida cavalcata vincente del torneo russo ha iniziato il 2008 sotto i migliori auspici,andando di volta in volta a ridimensionare molte blasonate squadre dell'Europa occidentale.
Risultato vincitore della Coppa Uefa ha poi suggellato il tutto aggiudicandosi anche la Supercoppa Europea nel teatro di Montecarlo contro i campioni della Champions del Manchester United.
Il finale di stagione poco brillante e la probabile dipartita di molte stelle gettano un velo di tristezza,ma non offuscano la stupenda avventura vissuta dagli uomini di Advocaat in questo 2008.




BUON 2009 A TUTTI!